martedì 8 novembre 2022

Il castello di martedì 8 novembre



PRATOVECCHIO STIA (AR) - Palagio Fiorentino

L'edificio visibile oggi, risale ai primi anni del XX secolo e vuole essere un'imitazione di quello che fu il palazzo medievale dei Guidi. Eravamo attorno al 1230 quando Bandino, figlio del Conte Guido Guerra dei Guidi del ramo di Porciano fece costruire su questa piccola altura a sinistra del torrente Staggia un elegante palazzo che doveva essere una sua residenza con vista diretta su quell'importante mercato e punto di transito davanti a una grande pieve qual era all'epoca Stia. Da questo castello ebbe luogo il ramo dei conti di Palagio, ai quali appartenne per molti anni. L’ultimo esponente del ramo dei conti di Palagio fu il Conte Antonio, che, nel 1381, liberò tutti i suoi sudditi da ogni vincolo di servitù e vassallaggio. Nel 1398 il Conte Antonio si alleò con Firenze, Bologna, Venezia, Padova, Ferrara e Mantova contro i Visconti di Milano, anche se successivamente si passò dalla parte dei Visconti. Nel 1402 il conte Antonio dovette cedere i territori alla Repubblica di Firenze, per evitare le conseguenze di alcune razzie di bestiame ai danni della Repubblica nelle terre del conte Piero di Porciano. Dopo questa capitolazione si sottomisero spontaneamente a Firenze anche Montemezzano, Lonnano, Papiano e Stia, tutti successivamente riuniti nella Comunità di Palagio Fiorentino. Anche il palazzo divenne proprietà di Firenze che vi fece la sede amministrativa di un territorio denominato, appunto, del Palagio Fiorentino. Ma la vita di quest'elegante edificio di origine guidinga non fu lunga. Nel 1440, infatti, le truppe del capitano di ventura Niccolò Piccinino, al soldo di Milano, di passaggio da qui nel loro avvicinamento ad Anghiari dove avrebbero combattuto la famosa battaglia contro Firenze, rasero completamente al suolo questo piccolo castello privo di cinta difensiva. Per oltre quattro secoli e mezzo dell'antico edificio non rimase che una massa di pietrame. Agli inizi del Novecento il terreno adiacente all'ex palazzo e tutte le macerie di questo furono acquistati dal notabile avvocato Carlo Beni, nativo di Stia, con l'intento di ridare al paese il suo Palagio Fiorentino. Coadiuvato dal noto architetto Giuseppe Castellucci, Carlo Beni inizio una meticolosa ricostruzione del castello che terminò nel 1911. Durante i lavori di ricostruzione, furono ritrovati reperti medievali, comprese monete e un sigillo con lo stemma dei Guidi. Beni (conosciuto per essere l'autore di una nota ed ancora oggi autorevole Guida del Casentino) vi fece la sua residenza privata. Inoltre sul terreno adiacente costruì anche una cappella, una limonaia e altri edifici tra cui uno destinato ad abitazione degli operai dei suoi terreni. Nel 1982 il nuovo Palagio Fiorentino e il relativo giardino sono divenuti proprietà del Comune. L’aspetto della struttura, più che rispettare l’originale impianto architettonico, richiama il gusto neo-gotico in voga negli anni della ristrutturazione. Il prospetto è caratterizzato dalla torre merlata, dai due ordini della facciata e con una scala di collegamento fra i piani che ricorda l’impostazione del castello di Poppi. All'interno del Palagio, sede di importanti mostre e convegni, è presente una preziosissima collezione di Arte Contemporanea.Il castello ospita anche il Centro Multimediale Dantesco. Altri link suggeriti: https://www.facebook.com/watch/?v=564952865329908 (video), https://www.youtube.com/watch?v=Dy_AHGWo-0k&t=2s (video con drone di Aldo Esteri)

Fonti: https://www.ilbelcasentino.it/stia-seq.php?idcat=&pag=53&idimg=7757, https://casentino.it/palagio-fiorentino/, https://www.arezzo24.net/attualita/34893-stia-al-palagio-fiorentino-riapre-il-centro-multimediale-dantesco.html

Foto: la prima è di Carlo Gabrielli su https://casentino.it/palagio-fiorentino/, la seconda è presa da https://cultura.gov.it/evento/il-castello-del-palagio-fiorentino-visite-guidate-e-aperture-straordinarie-per-un-dialogo-tra-arte-e-natura

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