martedì 22 novembre 2022

Il castello di martedì 22 novembre

 


MATTIE (TO) - Casaforte di Menolzio (o Castello o Casaforte di Mattie)

La sua costruzione si fa risalire al Trecento, ma l´insediamento di una prima struttura fortificata sul poggio pare da assegnarsi agli Aschieri, vassalli dei Savoia, che sarebbero giunti in valle al seguito dei primi signori sabaudi già nel XII secolo. L'edificio sorge su un rilievo nei pressi dell'attuale frazione Menolzio (anticamente Villa Menosii). Da questa altura rocciosa si ha una splendida visuale sia della Valle sia dei territori retrostanti. I proprietari, la famiglia Farguili, furono investiti di parte del territorio di Mattie dall'Abbazia di San Giusto di Susa. L'edificio fortificato più che a un vero e proprio castello è riconducibile ad una massiccia torre recintata. La sua proprietà passò nel 1291 alla casata dei Bartolomei, dietro il pagamento di 310 lire segusine, e nel secolo XIV a questi subentrò la famiglia Barrali, che a poca distanza costruì la “turris Barralium”, oggi conosciuta come Torre della Giustizia. Tale costruzione, edificata sulla destra del Rio Corrente (il rio che passa per la Borgata di Menolzio) in posizione panoramica e a poche centinaia di metri dal Castello, non risulta avere una grande storia; infatti nel 1641 era già in rovina e venne soprannominata Torre o Castellazzo. Oggi i suoi ruderi sono conosciuti come Torre della Giustizia, toponimo “romantico” e quindi non proveniente da tradizioni locali consolidate. Nel dialetto locale invece tale luogo è indicato giustamente come “regione del Chatlar” ovvero Castellazzo. Tornando a parlare del castello, esso nel 1779 passò in mano agli Agnes Des Geneyes di Fenils (che ne detennero la proprietà fino alla fine dell´Ottocento), poi agli Ainardi ed è oggi degli Antonielli d'Oulx. Da un documento del 1607 si apprende che il castello era già a quel tempo in condizioni di avanzata rovina; tuttavia, fino a non molti anni addietro, vi si notavano ancora resti di stemmi gentilizi dipinti, con alcuni simboli vescovili. La comunicazione diretta avveniva con i presidi di Meana e Traduerivi. Il torrione superstite, poggiato direttamente sulla roccia, ha la forma massiccia di un parallelepipedo costruito interamente in pietra di piccola pezzatura. Si possono ancora apprezzare tratti del coronamento di merli guelfi, alcune eleganti monofore solo in parte murate, ed una bertesca su mensole degradanti in pietra posta a difesa della zona di ingresso. L´interno presenta segni di avanzato degrado, mentre le murature esterne, grazie anche alla robustezza della struttura lapidea, non hanno segni di lesioni importanti. Attualmente la costruzione non è utilizzata ma esiste un programma di restauro e di ridestinazione a struttura ricettiva. Altri link proposti: https://www.lagendanews.com/la-casaforte-di-menolzio-di-mattie-un-gioiello-medievale-immerso-nel-verde/, https://www.fctp.it/location_item.php?id=3810 (immagini), https://www.youtube.com/watch?v=WPkVSNX-CPw (video di Drone Fly)

Fonti: https://www.comune.mattie.to.it/turismo-e-sport/cosa-visitare/, https://it.wikipedia.org/wiki/Casaforte_di_Menolzio,http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/sit-cartografico/beni-culturali/beni/vsusamed/vsusamed-mattie1, http://archeocarta.org/mattie-to-castello-menolzio-ruderi-torre-giustizia/

Foto: la prima è di Franco Plantas su https://www.laboratorioaltevalli.it/storia-e-tradizione/casaforte-di-menolzio, la seconda è di Paolo Barosso su https://www.piemonteis.org/?p=5947

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