martedì 28 novembre 2017

Il castello di martedì 28 novembre






BAGNOLO IN PIANO (RE) - Torrazzo

Al 946 si fa unanimemente risalire la nascita della Bagnolo medievale allorché il vescovo di Reggio Emilia, Adelardo, assegnò la chiesa di Santa Mustiola, posta presso il Castello di Bagnolo, all'illuminazione dell'altare dei martiri Grisante e Daria. Attorno al 1144 si hanno le prime notizie sulla Pieve di Bagnolo, poi denominata Pieve Rossa. Il 1335 segna una data importante: i Gonzaga assunsero il dominio su Reggio Emilia, Bagnolo e Novellara. Queste ultime due restarono nelle mani del più antico ramo cadetto gonzaghesco per quasi quattro secoli. Nel 1354 Feltrino Gonzaga, inviso al popolo, provvide a riedificare la rocca, addossando interamente al Comune l'onere della spesa, e disponendo l'utilizzo di materiale di recupero proveniente dalle torri dei Tebaldi e dei Taccoli, dalle chiese di San Silvestro in Mancatale, Santa Mustiola e Santa Maria di Portiolo, nonche del Monastero di San Prospero (tutti edifici che le sue milizie avevano abbattuto o danneggiato durante la campagna di conquista). Il XIV secolo vide la nascita di Guido da Bagnolo che fu uomo di fiducia del re di Cipro e amico di Francesco Petrarca. Bagnolo affrontò tempi bui all'epoca della guerra di successione spagnola quando (1702) le truppe francesi saccheggiarono il borgo e distrussero la rocca. Nel 1709 i bagnolesi dovettero fare i conti con una terribile carestia. Estintasi la casata dei Gonzaga nel 1728, il feudo passò nelle mani dell'imperatore Carlo IV che successivamente lo trasferì al duca Rinaldo d'Este nel 1737. Successivamente agli eventi connessi con la Rivoluzione francese e l'impero napoleonico, il Comune venne ricostituito com'è attualmente con decreto di Luigi Carlo Farini del 4 dicembre 1859. Il Torrazzo è una torre medievale poi modificata in epoche successive. Si tratta di una cella campanaria di stile barocco sormonta una struttura massiccia in mattoni grezzi. È l'unica parte restante dell'antica rocca, distrutta per rappresaglia dall'esercito francese di Luigi XIV durante la guerra di successione spagnola (Il 27 luglio 1702 le truppe francesi del Duca di Vendome, per rappresaglia, saccheggiarono orrendamente il Borgo, incendiarono e distrussero la Rocca, incenerirono e dispersero i preziosi documenti dell'Archivio della Comunità). Il Torrazzo, divenuto il simbolo del paese, fu restaurato nella metà del 1800 e vi furono alloggiate una campana e l'orologio pubblico, il cui meccanismo è oggi conservato presso la Sede Municipale, nella Sala della Giunta Comunale. Il 15 ottobre 1996 il forte sisma che colpì Bagnolo danneggiò gravemente la costruzione, che è tuttora in fase di consolidamento e restauro. La torre, che nel corso dei secoli ha visto la profonda evoluzione del paese, e stata altresì testimone muta del fatto di sangue più sconvolgente della comunità locale: l'Eccidio di dieci cittadini bagnolesi, che il 14 febbraio 1945 furono fucilati di fronte ad essa. Altro link suggerito: http://artbonus.gov.it/117-27-torrazzo-di-bagnolo-in-piano.html.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Bagnolo_in_Piano, http://turismo.comune.re.it/it/bagnolo-in-piano/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/castelli-torri-campanili/il-torrazzo

Foto: la prima è di lancil8 su http://mapio.net/a/74789163/, la seconda è presa da http://artbonus.gov.it/117-27-torrazzo-di-bagnolo-in-piano.html

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