TORNACO (NO) - Castello
La prima notizia riguardante il borgo di Tornaco è presente
in un documento dell’881. Un secolo dopo, nel 967, veniamo a conoscenza che nel
villaggio erano presenti due chiese: quella di S. Pietro e quella di S.
Eusebio. Le prime notizie scritte riguardanti la fortificazione di Tornaco sono
presenti solo a partire dal 1445, quando ormai il castello era completamente
distrutto. Secondo lo storico Azario la fortificazione venne smantellata da
Galeazzo Visconti durante le guerre del 1361-62, come molte altre della zona.
La famiglia Bagliotti acquistò diversi appezzamenti di terreno su cui sorgeva
la fortezza e vi costruì un nuovo castello che risulta essere terminato nel
1458, grazie anche all’aiuto della nobile famiglia novarese dei Buzio. Nella
seconda metà del ‘600 il castello fu smembrato e venduto a diversi proprietari
che apportarono modifiche alla struttura. Nel 1896 lo stabile fu acquistato
dalla famiglia Marzoni che trasformò ulteriormente il complesso. Il feudo fu
venduto da Bianca Maria Visconti Sforza a Gerardo Colli, il 13 novembre 1466,
con la facoltà di esigere i dazi del pane, del vino della carne e del trasporto
dei cereali. Attualmente, nel centro storico del paese nelle vicinanze della
chiesa di S. Carlo, esistono due torri e un corpo di fabbrica, adibito ad
abitazione, composto da tre livelli fuori terra e databili al ‘400. Il castello
di Tornaco ha subito, nel corso dei secoli, diverse distruzioni e ricostruzioni
che ne hanno profondamente modificato la struttura e l’aspetto originario. Alcune
parti di esso mantennero la propria identità tipologica per un periodo
relativamente lungo, come nel caso dell'antico mastio; del complesso in esame é
evidente l'organico disegno compositivo di facciata, rispondente ad un grande
cantiere unitario, con scansione regolarmente ritmata delle aperture finestrate
in corrispondenza dei vari piani. Le finestre sono munite di serramenti lignei
a doppia battuta con lamella. La struttura muraria è realizzata in mattoni
pieni ed è lasciata a vista senza intonaco di rivestimento. Inoltre, in
corrispondenza del livello inferiore, é presente un arco acuto realizzato in
muratura laterizia piena. L'esposizione dei laterizi agli agenti atmosferici ha
provocato, nel corso del tempo, un evidente degrado in più punti delle
superfici murarie e la crescita di vegetazione, in particolare sul fronte
esposto a nord. Sono inoltre evidenti nelle murature anche segni di umidità di
risalita dal terreno. All’interno dello stabile sono ancora presenti ampi
saloni con soffitto a cassettoni, realizzati in legno. Le coperture delle torri
sono realizzate con falda semplice, orditura in legno e manto in coppi. Un
elemento molto interessante della struttura è rappresentato da un’apertura, al
piano terra, con arco acuto realizzata in muratura in laterizio pieno. Si è
conservata, inoltre, una parte della cinta muraria di cui rimane un’arcata di
ingresso con evidenti segni di ponte levatoio. E' auspicabile la realizzazione
di interventi di bonifica dall'umidità in corrispondenza del piede delle
murature ed un eventuale ripristino dei giunti di legante dilavati e/o la
realizzazione di rappezzi con tecnica non distruttiva (tipo cuci-scuci) ed
impiegando materiali e sostanze affini a quelli originari e legante a base di
malta di calce naturale. Consigliati anche interventi conservativi e di
restauro sugli interni.
Fonti: http://www.comune.tornaco.no.it/ComSchedaTem.asp?Id=24435,
http://www.100castellinovara.it/castle?filter=dG9ybmFjbw%3D%3D
Foto: la prima è presa da https://corriamotutti2010blog.files.wordpress.com/2015/03/2015-tornaco-gfrangiamone-1.jpg,
la seconda è presa da http://www.comune.tornaco.no.it/Pers/Foto/Ft_Big_13.jpg
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