La Torre, formata da pietre di arenaria, è ciò che resta dell'antichissimo Castello di Paciano Vecchio, tra i più importanti del comprensorio a sud ovest del Lago Trasimeno (dal quale dista circa 6 km), posto sull'antichissima via che da Perugia, attraverso Panicale, porta a Chiusi. Anche in alcuni testi antichi presenti nella Biblioteca di Città del Vaticano si fa cenno alla Torre, con il suo nome originario e storico “Torre d’Orlando”. Primi cenni della Torre si hanno nel 917 quando l'imperatore Berengario I (850-924), marchese del Friuli e re d'Italia, concesse il feudo a Uguccione II, marchese di Toscana. nel 1312 era già menzionato un Paciano nuovo per cui si può ipotizzare che gli abitanti, abbandonata la vecchia struttura, avessero provveduto a ricostruire l'insediamento più in basso, vicino al torrente Tresa. Significativa era l'importanza strategica del castello quale punto di una direttrice di collegamento con Montali e Agello che permetteva di effettuare una serie di segnalazioni fino alla dominante Perugia. Nei primi anni del Quattrocento vi possedeva estese proprietà (ca. 70 ettari) Bartolomeo I di Felcino Armanni, marito di Sismonda di Cola Bartolini, la quale gli aveva recato in dote ben 800 fiorini d'oro invistiti nell'acquisto di terreni agricoli. Nel 1434 passò sotto il dominio pontificio e Eugenio IV (1431-47) concesse a Tancredi I Bourbon di Sorbello di riedificare il Castello, nominandolo conte di Paciano Vecchio. Questo privilegio fu invocato nel 1672 da Giovan Battista della Staffa con titolo trasmissibile ereditariamente. Nel 1789 Anna Maria Della Staffa si unì in matrimonio con Giovanni Conestabile di Terni per cui la famiglia assunse il doppio cognome di Conestabile Della Staffa. Da Francesco I Conestabile Della Staffa, marito della principessa Vittoria Odescalchi, il Castello passò nell'Ottocento ai Misciatelli che lo adibirono a ricovero di bestiame e a rimessa di attrezzi agricoli. Nel 1919-20 tutto il complesso e la tenuta furono acquistati dal notaio perugino Antonio I Biavati di Filippo I che lo trasmise a Filippo II il quale morì senza eredi; il Castello passò quindi al figlio del fratello Pio, Antonio II, che ne è l'attuale proprietario. I Biavati, nei primi anni del Novecento acquistarono anche il palazzo Conestabile Della Staffa in Piazza Danti a Perugia, che aveva ospitato l'imperatore Francesco I di Borbone (1777-1830) di ritorno da Roma. Da tempo struttura fortificata, circondata da un parco lussureggiante e affiancata da un corpo di fabbrica settecentesco adibito a nucleo abitativo, è stata sapientemente ristrutturata, restituendola all'antico splendore, ed è, oggi, denominata “Torre di Paciano”.Oggi la Torre è una villa privata, classificata come "Residenza d'Epoca" adatta per ospitare turisti per le loro vacanze, accogliere cerimonie nuziali, fare piccoli congressi e tornei per giochi da tavolo. E' una tra le più belle ville in terra Umbra, inserita in un vasto parco privato costituito da un ampia area boschiva attraversata da viali e vialetti che invogliano gli ospiti a fare rilassanti passeggiate, munita di sedute in pietra antica che invitano il turista a piacevoli letture sotto la fresca ombra delle secolari querce, dove il profumo dei fiori e del sottobosco innamorano con i profumi di una volta.
Il prato che circonda la Torre si presenta come una verde terrazza che si affaccia sul sottostante Lago Trasimeno e sulle dolci colline umbre e toscane che con le luci di Cortona, Castiglione del Lago, Chianciano, Sarteano illuminano la sera. Dietro la Torre, subito sotto un rudere, resti delle mura di "Paciano Vecchio" è stata abilmente inserita una grande piscina con servizi (spogliatoi, docce, frigorifero) con splendido panorama verso la Vicina Toscana e il Lago Trasimeno.
Sotto il rudere, a quindici metri dalla piscina sono stati posizionati, un grande barbecue ed un tavolo per permettere agli ospiti più golosi di preparare e gustare cibi cotti alla brace, mentre si godono il relax della piscina. All'interno della "Torre" gli arredi antichi garantiscono agli ospiti un ambiente caldo e familiare e nel contempo esclusivo e raffinato.
Fonti: http://www.torredipaciano.it/latorre.html, http://www.torredipaciano.it/Storia.htm, http://www.umbrialifestyle.it/cosa-fare/dettaglio/-/dettaglio/torre_orlando_paciano/10488/82113
Foto: entrambe sono prese da http://www.torredipaciano.it/Storia.htm
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