giovedì 8 marzo 2018

Il castello di giovedì 8 marzo



APOLLOSA (BN) - Palazzo baronale e castello di Terravecchia

Nacque forse in epoca romana lungo la via Appia. Secondo lo storico Alfonso Meomartini la forma originale del nome fu "La pelosa", "Lapillosa", "Pellosa", "Pelusia", "Lapelusa", "Apellosa" ed infine "Apollosa". L'abitato sorse sulla cima di una piccola collina che dominava la via Appia (in località "Terravecchia"). Presso la Appia al confine con il comune di Ceppaloni si trovava la "Taverna del Passo" detta così in quanto vi era la dogana feudale e un mulino che era attivo innanzi la prima guerra mondiale. In adiacenza si trova la piccola chiesa dedicata a San Domenico che attualmente versa in precarie condizioni. L'iscrizione di Turpilio del VI secolo la cita come urbs ("città"). Sotto i Normanni fu in possesso dei baroni di Fenucchio, della chiesa di Santa Sofia di Benevento e dei Frangipane. Successivamente entrò nel possesso dei Della Leonessa. Nel 1460 Ferdinando I distrusse l'abitato in quanto i Della Leonessa avevano parteggiato per Giovanni d'Angiò. In seguito l'abitato fu delocalizzato nella sede attuale. In seguito il feudo fu in possesso dei Caracciolo, dei Ricca, dei Piscicelli, dei Guindazzo Caracciolo e infine degli Spinelli principi di S. Giorgio e di Apollosa. Estinti gli Spinelli il titolo passò ai Lancellotti. La sua posizione di controllo sulla via Appia vide l’interesse dei dominatori Angioini e Aragonesi. Si ricorda un’importante battaglia tra il rettore di Benevento Guglielmo e il terribile barone Ugo Infante di Apollosa combattuta nel 1127 presso il Castello di Terravecchia, ormai completamente cancellato dal bosco, ma i cui resti sono visibili tutt’oggi lungo un antico sentiero che dalla Via Appia portava al centro abitato. Il palazzo baronale di Apollosa in stile tardo barocco venne edificato intorno alla prima metà del XVIII secolo, ma la struttura attuale è il risultato dei tanti interventi di restauro eseguiti nei secoli. La facciata accoglie il portale principale con arco in pietra risalente al seicentesco, e colonne laterali con capitelli. All’interno dell’edificio le stanze sono decorate da preziosi stucchi, mentre le volte dell’appartamento ducale sono adornate da splendidi affreschi, tra i quali ricordiamo quello che raffigura la Sacra Famiglia. Al 1600 risale anche il porticato rivolto sul cortile sul quale poggia il piano elevato. Da ammirare la pinacoteca privata dove sono custodite due pregevoli tele risalenti alla seconda metà del XVIII secolo, che rappresentano rispettivamente Santa Elisabetta con Bambino, e l’Apparizione a San Giuseppe Sposo, un tempo appartenenti al patrimonio artistico dell’attiguo chiesa. Per approfondire: http://www.graphium.it/apollosaincifre/l-antica-terra-di-apollosa.html

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Apollosa, http://www.byitaly.org/it/Campania/Benevento/Apollosa/Palazzo_Baronale_di_Apollosa, http://www.camministorici.it/it/user/11/punti-di-interesse/palazzo-baronale

Foto: dei ruderi del castello non ho trovato alcuna immagine. L'unica foto, relativa al palazzo baronale, è presa da http://www.camministorici.it/it/user/11/punti-di-interesse/palazzo-baronale

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