GIOVINAZZO (BA) - Torre del Tuono
Bisanzio Lupis, nelle sue Cronache, la chiama Torre de lo Trono. Pare che tale toponimo le derivi dall'essere stata in passato colpita da una folgore; oppure, secondo il Roscini, perché in essa si era acquartierato il famoso Cardinale Vitelleschi, in procinto di porre l'assedio a Giovinazzo. “Macla in loco turris de lo trono” è così citata in un documento del 1505. I Sagarriga ne divennero proprietari nel 1663, vi edificarono il loro palazzo di campagna e riedificarono una vecchia cappella dedicata all’Arcangelo Michele, tuttora addossata alla facciata principale della costruzione. Si presume che abbia dato asilo a truppe austriache durante la guerra sostenuta contro la Spagna per la successione del Regno di Napoli. Sorto nelle vicinanze della strada per Terlizzi, è disposto attorno ad un cortile rettangolare e comprende, oltre all'alloggio padronale, numerosi locali e una torre di difesa, sormontata da un piccolo campanile a vela. Oltre che residenza rurale fortificata, dovette assolvere compiti di coordinamento di attività agricole e sembrano esserne testimoni numerosi ruderi, vasche, stalle e una capace cisterna, disseminati tutt'intorno. Sull'architrave dell'ingresso, su una lapide trafugata tempo addietro, Michele Sagarriga aveva scolpito: "Mihi, meis et omnibus" (Per me, per i miei e per tutti). Altro link consigliato: https://www.youtube.com/watch?v=6Y_3l72W1GA (video di ARI MOLFETTA)
Fonti: http://www.arimolfetta.it/attivazioni-d-c-i/, http://www.comune.giovinazzo.ba.it/assessorati/159-guida-turistica/palazzi-e-monumenti/agro-giovinazzese/319-torre-del-tuono.html, http://www.giovinazzomia.it/Torri.htm
Foto: la prima è presa da http://www.panoramio.com/photo/58441634 (non conosco l'autore, che altrimenti avrei citato senza problemi), la seconda è di Effe.Bis su http://www.giovinazzomia.it/Album%20web%20max/album%20agro/slides/TTuono.html
Bisanzio Lupis, nelle sue Cronache, la chiama Torre de lo Trono. Pare che tale toponimo le derivi dall'essere stata in passato colpita da una folgore; oppure, secondo il Roscini, perché in essa si era acquartierato il famoso Cardinale Vitelleschi, in procinto di porre l'assedio a Giovinazzo. “Macla in loco turris de lo trono” è così citata in un documento del 1505. I Sagarriga ne divennero proprietari nel 1663, vi edificarono il loro palazzo di campagna e riedificarono una vecchia cappella dedicata all’Arcangelo Michele, tuttora addossata alla facciata principale della costruzione. Si presume che abbia dato asilo a truppe austriache durante la guerra sostenuta contro la Spagna per la successione del Regno di Napoli. Sorto nelle vicinanze della strada per Terlizzi, è disposto attorno ad un cortile rettangolare e comprende, oltre all'alloggio padronale, numerosi locali e una torre di difesa, sormontata da un piccolo campanile a vela. Oltre che residenza rurale fortificata, dovette assolvere compiti di coordinamento di attività agricole e sembrano esserne testimoni numerosi ruderi, vasche, stalle e una capace cisterna, disseminati tutt'intorno. Sull'architrave dell'ingresso, su una lapide trafugata tempo addietro, Michele Sagarriga aveva scolpito: "Mihi, meis et omnibus" (Per me, per i miei e per tutti). Altro link consigliato: https://www.youtube.com/watch?v=6Y_3l72W1GA (video di ARI MOLFETTA)
Fonti: http://www.arimolfetta.it/attivazioni-d-c-i/, http://www.comune.giovinazzo.ba.it/assessorati/159-guida-turistica/palazzi-e-monumenti/agro-giovinazzese/319-torre-del-tuono.html, http://www.giovinazzomia.it/Torri.htm
Foto: la prima è presa da http://www.panoramio.com/photo/58441634 (non conosco l'autore, che altrimenti avrei citato senza problemi), la seconda è di Effe.Bis su http://www.giovinazzomia.it/Album%20web%20max/album%20agro/slides/TTuono.html
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