ANVERSA DEGLI ABRUZZI (AQ) – Castello normanno o di Sangro
Situato nel centro storico del paese, in posizione dominante,
fu edificato dai Normanni nel XII secolo.
Poiché aveva lo scopo di controllare uno degli accessi
meridionali alla Valle Peligna, ha costituito per secoli una postazione
strategica fortificata. Il castello subì una ristrutturazione ed un
ampliamento nel XV secolo da Antonio di Sangro. Simone di Teodino. insieme al Castello
dell'Orsa diede luogo ad un allineamento ottico difensivo che divideva le diocesi
di Sulmona e la ex diocesi di Corfinio. F
u a lungo
dimora dei Conti di Sangro, successivamente dei Belprato (fino al 1631) che a
loro volta lo abbellirono e vi ospitarono studiosi e intellettuali. Nel
suo interno vi era l'ampia Cappella comitale di San Michele Arcangelo che
, secondo la tradizione, custodiva inizialmente il Trittico di
Anversa. Tra il 1585 ed il 1588, in tale Cappella si celebrarono le
nozze di D.Costanza, figlia di Gio Berardino II e Virginia Orsini, con il
letterato napoletano Giambattista Manso, marchese di Villa Irpina e signore di
Bisaccia, amico e protettore di letterati come
Torquato Tasso, il quale compose per queste nozze il sonetto: "
In
un bel prato, e tra i bei fiori e l'erbe".
Nel 1706 il maniero fu gravemente danneggiato da un terremoto, tanto
che in un documento del 1754 è descritto come "distrutto e di nessuna
rendita". In tempi più recenti
, Gabriele
D'Annunzio visitò il castello con Antonio De Nino e, rimanendo fortemente
colpito dal contesto ambientale delle gole del Sagittario che circondano la
struttura, decise di ambientarvi la tragedia "La fiaccola sotto il
moggio". Il castello è strutturato da un insieme di corpi architettonici
tra cui la torre puntone, non più leggibile nella sua interezza a causa del
crollo di buona parte di due dei quattro lati, ed un blocco a parallelepipedo -
di diversa altezza - destinato a svolgere funzioni abitative, sorto più tardi
(XV secolo) su una base a scarpa forse antecedente. I due fianchi rimanenti del
puntone sono del tutto privi di elementi decorativi e di aperture, data la
funzione di avvistamento e difesa del fortilizio, che la torre svolgeva. Il
coronamento è crollato; si intravedono solo delle tracce di apparato a
sporgere, composto da beccatelli, su uno dei prospetti. La torre è legata alle
strutture abitative tramite un basso ambiente di collegamento, una sorta di
passetto. Il blocco a pianta rettangolare destinato alle funzioni residenziali,
è caratterizzato da numerose aperture: finestre balconate, si alternano su
tutti i prospetti a finestre quadrate più piccole, incorniciate in alcuni casi
da piattabande in marmo. Vivacizza il prospetto principale un portale a sesto
ribassato sormontato dallo stemma in pietra dei Belprato-Della Tolfa-Orsini. Il
castello è attualmente di proprietà privata, pertanto non visitabile. All'interno,
vi è ancora un giardino post-rinascimentale a due livelli, con torretta dotata
di scala a chiocciola circolare, formata da moduli in lastre calcaree.
Fonti:
http://it.wikipedia.org,
http://www.comune.anversa.aq.it,
http://www.concapeligna.it, http://www.regione.abruzzo.it, http://blog.abruzzoupndown.com,
http://www.viaggioinabruzzo.it
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