GRANCONA (VI) – Castello
Bizzarra l'origine del nome Grancona. Una leggenda vuole
derivi da Cancer, il granchio d'acqua dolce predone dei corsi d'acqua e della
valle alluvionale del Liona. Altre teorie richiamano l'idioma longobardo
'KrankenHaus', casa o luogo salubre. Ed ancora 'Granza' a significare terreno
coltivato. 'Grange' indicante i monaci benedettini e cistercensi che bonificarono la
vallata. Grancona, posta "sulle sommità de’ monti" e che "fu
castello fortissimo", domina la parte superiore della Val Liona laddove il
fiume originato dai torrenti e dalle sorgenti che confluiscono in località
Acque "per oscuri antri, pertugiandoli, spiccia fuor ne’ campi". La
rapidità e l’abbondanza delle acque hanno dato origine nei tempi andati a una
fitta concentrazione di mulini. Sul castellaro, il colle su cui un tempo era
costruito un imponente castello, si innalza da più di un secolo la chiesa
neoclassica di Grancona; della cinta muraria sono rimaste però soltanto le
fondazioni e qualche breccia. Il castello ebbe in passato grande importanza: fu
eretto nel X secolo per contenere una chiesetta e soprattutto per difendere la
popolazione dalle invasioni degli Ungari. Durante le lotte medioevali tra
guelfi e ghibellini, nel 1209, vi trovarono rifugio i vicentini guelfi, che
preparavano il contrattacco a Ezzelino II; questi però assediò la cinta
fortificata e, dopo averla espugnata, la distrusse. Il castello subì gravi
danni nel 1227, ad opera di Alberico da Romano, durante le lotte con il vescovo
di Vicenza. Durante il medioevo, dunque, non solo fu luogo di rifugio dalle
invasioni e dalle guerre civili, ma fu anche oasi di pace e di riposo in tempi
di tranquillità. I vescovi di Vicenza vi soggiornarono più volte, e dal
castello emanarono alcuni decreti, come ad esempio, nel 1266, tre atti di
investitura, firmati con la dicitura “in castrum Granconae”. Il castello
fu poi definitivamente distrutto dai Veneziani alla fine della guerra contro la
lega di Cambrai, nel 1500. Nel 1530 fu costruita la chiesa parrocchiale,
dedicata a San Pietro, che prima sorgeva all'interno del castello, presente sul
colle forse sin dal IV secolo d.C.. Per la ricostruzione furono usate le rovine
del castello, di cui permane ancora oggi l'impronta in alcune parti dell'edificio.
In seguito subì numerosi restauri, fin al 1872, quando con la progettazione
della nuova chiesa il colle fu appianato». Alcune foto si possono trovare su http://www.comune-di.it/grancona/
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.magicoveneto.it, http://www.pattoareaberica.it
Foto: da http://ciclotazze.blogspot.it
e di Lancil8 su http://www.panoramio.com
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