venerdì 6 dicembre 2013

Il castello di venerdì 6 dicembre






FERRARA - Delizia Estense di Fossadalbero

Situato lungo il fiume Po, a circa 15 chilometri da Ferrara, è un magnifico castello che ha mantenuto nella sua struttura l'originale splendore dell' epoca. Fu costruito, per ordine di Niccolò III Duca di Ferrara, dall' Architetto Giovanni da Siena nel decennio dal 1424 al 1434, nello stesso periodo in sui si costruì la “delizia” di Belriguardo. Luogo di caccia e di libagioni era, per i Duchi d'Este, anche luogo di incontri galanti: qui Niccolò sorprese in amorosi conversari la moglie Parisina con il figliastro Ugo, la cui fine fu tragica. Parisina Malatesta, figlia di Andrea Malatesta di Cesena, aveva solo 14 anni quando incontrò il trentacinquenne Niccolò III. Nonostante fosse la fanciulla di cui si era invaghito il figlio Ugo, a dispetto di tutto e di tutti Niccolò III decise di sposarla. Nel 1418, in aprile, vennero celebrate le nozze con grande fasto e magnificenza. Fu lo stesso Niccolò che avvicinò i due amanti ponendo Ugo a capo della scorta della moglie. Le chiacchiere di corte fomentate dalla promessa sposa di Ugo, giunsero all'orecchio di Niccolò, che attraverso un foro praticato nel soffitto della camera da letto di Parisina, scopri i due amanti. Imprigionati e processati per adulterio, vennero condannati a morte e furono decapitati nella notte del 21 Maggio 1425. Parisina deve la sua fama alle numerose produzioni letterarie, da Byron a D'Annunzio (che scrisse una tragedia lirica divenuta poi libretto, musicata da P.Mascagni), in quanto rappresenta l'ideale dell'amor romantico: é una donna ingannata e tradita, succube del potere, e vittima di un destino ineluttabile nel quale amore e morte vanno di concerto. Nel 1471 Borso d'Este, poco prima della sua morte, completò la costruzione dell'edificio con aggiunte varie, trasformandolo in "delizia". Alfonso I d'Este donò castello e tenuta a Vincenzo Mosti, suo consigliere, concedendogli nel 1527 anche il diritto di fregiarsi del cognome Estense. Nel 1700 passò per eredità a Ercole Trotti. Nel 1826 vi nacque Tancredi Trotti Estense Mosti che fu comandante dei Bersaglieri del Po nella guerra d'indipendenza; la sua bandiera è ancora conservata nel castello, di cui promosse il restauro. Uomini illustri lo frequentarono, come ad esempio Giorgio Byron che fu ospite nell'aprile-maggio 1817. L'imponente struttura, arricchita su tre lati da merlature guelfe, ha una distribuzione planimetrica rinascimentale ed è munita di rivellini ed avancorpi. Nel centro della facciata sì eleva una massiccia torre, pure merlata. A confermare il senso della grandiosità, oltre alla cappella, contribuiscono le quarantaquattro stanze, con alcuni bei soffitti anche a cassettoni, fra le quali spicca la spaziosa sala da pranzo (salone degli scacchi) aperta sul fianco della villa con tre finestroni. Nel parco, già di 30 ettari, c'era fino al 1938 un'enorme e secolare quercia che superava i 30 metri di altezza, chiamata la rovere di Parisina, che la tradizione vuole essere stata piantata nel luogo dei convegni amorosi dalla pietà popolane. Venne purtroppo abbattuta per consentire l'ampliamento di una strada e a sua memoria è rimasto solamente l'arco sporgente verso la strada delle mura periferiche. La prima apparizione di un campo da tennis in provincia fu proprio qui, nel 1900, quando Tancredi Trotti Mosti ve ne fece costruire uno. Il palazzo passò in seguito al marchese Giovanni Costabili, quindi ad altre famiglie che ne curarono i restauri; attualmente è sede del Country Club.
Fonti: http://www.fossadalberogolf.it, http://www.ferraraterraeacqua.it, http://old.castelloestense.it/delizie/ita/delizie/fossadalbero.html, http://www.masitorelloinfiera.it/pdf2011/12.pdf
Altri link da consultare: http://www.robertaiotti.it/evento7.htm
Foto: da http://old.castelloestense.it e di Sguinguetta su http://www.panoramio.com

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