CAPRARICA DI LECCE (LE) – Castello Ducale
(di Mimmo Ciurlia)
La prima struttura fortificata di Caprarica, molto probabilmente risale al XII sec., quando i Normanni e soprattutto Tancredi d'Altavilla, incentivarono al massimo lo sviluppo dell'edilizia a scopo difensivo. Considerando che dal XV sec. in poi, le invasioni e le scorrerie di pirati levantini diventarono una spina nel fianco per le popolazioni del Salento, molto probabilmente, il barone di Caprarica Antonello Guarini, decise di costruire nei pressi della torre fortificata, un imponente castello, all’indomani dell’invasione turca del 1480, per per meglio difendere il suo casale ed i suoi possedimenti da nuove incursioni. Questo almeno si evince dagli stemmi impressi sia sulla torretta di avvistamento posta a destra del castello che al centro della gran torre fortificata ubicata nel giardino del maniero. Al momento, non si hanno notizie certe circa l'autore del progetto di questo castello, ma è possibile ipotizzare che l'architetto sia stato Gian Giacomo Dell'Acaya, considerando che tra i Dell’Acaya ed i Guarini vi era parentela e che il castello presenta il portale d’ingresso bugnato liscio e due angeli posti sull’architrave esterna del portale d’ingresso,vera e propria "firma" del Dell'Acaya. Le famiglie feudatarie che nei secoli ne ebbero il possesso, lo rimaneggiarono a più riprese secondo l'arte ed il gusto del momento. I Giustiniani, nel XVII secolo ristrutturarono il castello e ne impressero l'attuale fisionomia che lo rende conforme ad un fortino vero e proprio. Il palazzo ha l'aspetto di una residenza gentilizia arricchita da balconate in stileRococò pur conservando elementi dell'architettura militare come le due torri laterali con feritoie. Si ritiene che il castello, abbia avuto 99 ambienti. Attraverso il portale bugnato si accede nel cortile centrale, da dove una scalinata porta al piano superiore. Tra i vari ambienti esistenti, ricordiamo il famoso salone detto “degli Specchi” arredato con mobili sei-settecenteschi ed annessa quadreria e la stanza destinata agli indesiderati, i quali venivano fatti cadere, attraverso una botola, in un pozzo dove erano presenti delle lance acuminate infisse nel terreno. Il castello è dotato anche di un passaggio sotterraneo dal quale, dopo un lungo percorso, si esce nella campagna, per sfuggire ad eventuali assalitori.
Fonti:
http://www.4c.dimmidove.it/puglia/caprarica/strutture_storiche.php?id=28
http://www.comune.caprarica.le.it/la-storia/41-capitolo-iii-caprarica-baronale-dal-xv-al-xviii-secolo
http://www.nelsalento.com/guide/tricase/caprarica-del-capo-rione-di-tricase.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Caprarica
www.mondimedievali.net
http://www.4c.dimmidove.it/puglia/caprarica/strutture_storiche.php?id=28
http://www.comune.caprarica.le.it/la-storia/41-capitolo-iii-caprarica-baronale-dal-xv-al-xviii-secolo
http://www.nelsalento.com/guide/tricase/caprarica-del-capo-rione-di-tricase.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Caprarica
www.mondimedievali.net
Foto da: www.mondimedievali.net e di
Burgenfuzzi su http://www.panoramio.com
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