PIEGARO (PG) – Castello di Cibottola
Eretto prima del X secolo, sorge a sud-est di Pietrafitta sulla cima di uno
dei rilievi che delimitano il fiume Nestore, a 471 metri s.l.m. Dell’antico
insediamento, dipendente dal contado di porta Santa Susanna poi di Porta
Eburnea di Perugia, rimane oggi la porta di ingresso (quasi intatta e con l’intero
battente del ponte levatoio), una torre eptagonale, alta circa 20 metri,
adattata nel XVII secolo a campanile della parrocchiale e gran parte della
cerchia muraria con torrione angolare circolare. Vi è poi un cunicolo
sotterraneo che, partendo dall'abitazione del castellano, al centro dell'area
protetta, si allontana per circa 500 metri lungo il pendio del colle. Della
suddetta abitazione rimangono soltanto poche tracce incorporate nel
settecentesco palazzo sorto sulle sue rovine. Sconosciuta l’origine del
castello anche se una leggenda, riportata da vari storici locali, riferisce che
sia stato fondato "nel 1330 del mondo". Più probabile invece un'altra
ipotesi, che lo fa risalire alla prima metà del secolo IX. L’insediamento fu
conosciuto fin dal medioevo per la sua vicinanza al convento di S. Bartolomeo,
dove soggiornarono San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio da Padova e San
Bonaventura. All'inizio del XIII secolo la località apparteneva alla potente
famiglia Montemelini, proprietaria di vasti possedimenti. Le prime notizie
certe risalgono alla seconda metà del XIII secolo. Nell'elenco del 1282
Cibottola è indicata come "villa", con una popolazione di 75
focolari. Nella prima metà del secolo XIV fu costruita la cinta muraria per
cui, quando i Priori di Perugia ordinarono nel 1380 il censimento di tutti i
castelli e le ville del contado, divisi per porta, Cibottola venne classificata
come castello. Durante tale periodo la sua popolazione, come accadde per quasi
tutti gli insediamenti di alta collina e montagna, subì un discreto calo,
passando dai 75 focolari del secolo precedente a 65 famiglie; soltanto nel 1495
tornò alla primitiva consistenza. Nel 1416, in attesa di muovere alla conquista
di Perugia, il celebre condottiero Braccio Fortebraccio da Montone sostò per
qualche giorno a Cibottola insieme alle sue truppe. In tale località ricevette
gli ambasciatori fiorentini che tentarono invano di dissuaderlo dal marciare
sulla città. Dopo la vittoriosa battaglia di Sant'Egidio contro i perugini
usciti all'attacco e che gli aprì le porte della città, Cibottola, insieme ad
altre località, tra cui Agello, Piegaro e Paciano, in atto di sottomissione al
condottiero mandò le chiavi del castello, perchè ne prendesse possesso. Il nome
Cibottola fu attribuito al maniero nel XV secolo per rendere omaggio a Maurizio
Cybo, governatore di Perugia e fratello di papa Innocenzo VIII ( 1484-92), che
vi aveva istituito una pretura e alcuni granai popolari detti in latino
"horreola" da cui Cyborreola, cioè "piccoli granai di
Cybo". Col tempo, per un fenomeno di naturale conversione, la
"r" si addolcì trasformandosi in "t", per cui si ebbe
Cybotteola, da cui Cibottola. Nei primi anni del Cinquecento il castello fu
feudo dei Crispolti; passò poi agli Scotti e nei primi anni del Settecento ai
Tocchi. Oggi il castello è di proprietà comunale. Sulla torre, recentemente adibita
a torre civica, è collocata una campana di 5 quintali, donata nel 1850 da
Pietro Tocchi, rettore dell'Università di Perugia.
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