mercoledì 5 dicembre 2012

Il castello di mercoledì 5 dicembre




MELISSA (KR) – Torre aragonese in frazione Torre Melissa

E' certamente tra le torri di avvistamento più spettacolari e complesse della Calabria. Di forma circolare e ubicata sopra uno sperone roccioso a picco sul mar Ionio, la torre aragonese presenta una netta divergenza con le altre torri di avvistamento spagnole edificate nel corso del XVI e XVII secolo a protezione delle coste dalle continue scorrerie piratesche delle navi turche. In effetti il corpo centrale dell'edificio sembra essere inserito in un complesso più grande che doveva funzionare come punto di difesa autosufficiente e non come semplice torre di avvistamento. Ciò lo dimostra la presenza, un tempo, di altre strutture, quali un magazzino deposito, una chiesetta, una piccola torre a pianta quadra probabile alloggio dei soldati e una vasca per la raccolta delle acque. Le proporzioni tra l'altezza ed il diametro dell'edificio portano a considerarla più simile ad un piccolo castello con guarnigione interna. Il corpo centrale a base tronco-conica è sostenuto da sei possenti contrafforti che ne aumentano la stabilità e la presa sul terreno. Sul lato mare un corpo di forma quadrangolare più avanzato venne aggiunto in tempi successivi, già evidente in una stampa della seconda metà del XVIII secolo dipinta dall’abate Saint-Non. La torre di Melissa si sviluppa su tre livelli complessivi, separati tra loro da un cordolo. Il primo livello, il cui perimetro esterno è costituito da muratura dello spessore medio di 2 mt., è costituito dal piano terra, dove su di un cortile interno si affacciano piccole stanze, adibite a magazzini. Al secondo livello, adibito a dimora dei signorotti locali succedutisi nel possesso del maniero, si accede mediante una scala a cielo aperto posta all’interno del patio. L'ultimo livello è costituito dal coronamento, costituito da una terrazza con ampia visuale sul tratto di golfo compreso tra Cirò e Crotone, un tratto di mare sempre solcato da navi veloci che caratterizzavano gli scambi commerciali tra la Magna Grecia ed il bacino più orientale del Mediterraneo, fino all’Egeo. Numerose le pagine che raccontano le gesta di pirati turchi, come il Pascià Cicala, un rinnegato “messinese” diventato capitano di una flotta turca, come “Occialì” di Le Castella, che tentò di assediare Torre Melissa dopo i tentativi di sbarco falliti a Isola Capo Rizzuto ed a Capo Colonna. Un’offensiva prontamente respinta dalle truppe del Conte di Melissa, Giovan Battista Campitelli. Ai Campitelli, senza discendenti diretti, successero i Pignatelli di Strongoli. Le cronache raccontano che la tenacia dei Turchi vide capitolare questo territorio nel 1803 allorquando, in un ultimo attacco, i turchi riuscirono a conquistare la torre. Successivamente essa finì in mano ai Berlingieri, ricchi possidenti terrieri, passati alla storia per i tragici eventi di Melissa del 1949, una delle pagine più buie della storia della lotta contadina al latifondo. Attualmente la torre è di proprietà del Comune che ne ha curato anche il meticoloso restauro nonchè la sua valorizzazione. Oggi la torre ospita il piccolo Museo della Civiltà Contadina che espone antichi strumenti ed utensili di varia natura ed origine. L'edificio è anche sede di convegni e conferenze, nonchè mostre d'arte ospitate nelle sale di rappresentanza, tra le più attive della provincia di Crotone. Altre notizie si possono trovare al seguente link: http://www.maridelsud.com/CastelliCala/Melissa/Index.htm

Nessun commento: