QUART (AO) – Castello
Sorge su di un promontorio scosceso da due lati,
posto all’imbocco della Valsainte. Si tratta di un importante complesso monumentale, costruito in varie epoche, articolato in diversi
volumi che ben si fondono in un
assieme architettonico suggestivo.
La sua parte più antica venne eretta nel 1185 a scopi difensivi da Jacques de
la Porte de Saint-Ours, capostipite della dinastia dei signori di Quart. Il
castello, successivamente, subì delle importanti modifiche quando ricadde sotto
la signoria dei Savoia (dei quali si vedono ancora gli stemmi dipinti con la croce bianca in campo rosso) dopo che
l'ultimo erede della famiglia dei signori di Quart, Henri, era morto nel 1378.
I Savoia mantennero il controllo del maniero sino al 1550 quando il duca Carlo
II decise di concedere il feudo di Quart al presidente Laschis che l'anno
successivo lo vendette a Charles-François Balbis. Nel 1610 il castello venne
nuovamente venduto, questa volta al conte Nicola Coardo il quale dopo due anni
lo cedette alla famiglia dei Perrone di San Martino la quale mantenne la proprietà
dell’edificio sino all'anno 1800 quando lo stabile venne venduto al comune di
Quart. Il comune, nel 1874, vendette il castello ad una famiglia privata che vi
instaurò un'azienda agricola che fece perdere allo stabile molto del suo
carattere originario. Nel 1951 quest'ultima lo rivendette alla regione Valle
d'Aosta che ne è l'attuale proprietaria. Nell'aspetto attuale gli ambienti adibiti ad abitazione prevalgono sull'originaria architettura militare. Nella posizione più alta, isolata verso nord, vi è una torre a pianta quadrata che può essere
identificata con l'antico donjon
con accanto una torre cilindrica.
Alla fine del Duecento la torre
difensiva fungeva anche da luogo di rappresentanza ed era interamente affrescata. Quando, nel 1500, perse d'importanza, i dipinti
furono ricoperti da uno spesso strato
di latte di calce. Nel 2010 è iniziato un accurato restauro pilota con il laser, che ha riportato alla luce i
dipinti. Eliminato lo scialbo,
da un lato emerge la rappresentazione dei dodici mesi, mentre dall'altro appare Alessandro Magno. All'angolo nord-ovest c'è una torre per
difendere l'entrata, sormontata da caditoia e affiancata da feritoie.
Importanti lavori di
trasformazioni ebbero luogo in epoca posteriore al dominio sabaudo. Da un inventario del 1557 appare che già
allora l'ala sud aveva la
struttura attuale e che in essa era ricavata
l'ampia sala di rappresentanza denominata "aula magna". Nella sala i recenti restauri hanno portato al
ritrovamento di un ciclo di affreschi
purtroppo molto danneggiato, ma leggibile
ancora nella sue parti superiori e nei fregi decorativi. La cappella,
che sorge isolata, è decorata
con pregevoli stucchi, firmati Giovanni
Gabuti e datati 1606 sopra
la porta d'ingresso. La primitiva
cappella medievale fu demolita
dai Balbis di Ceva che
ricostruirono l'attuale contattando il maestro
Gabuti di Lugano. Il 19 settembre 2010 il castello di
Quart, oggetto di un' imponente opera
di restauro, si è trasformato in un cantiere-evento, animato da figuranti in costumi medievali, aperto al pubblico, con la
partecipazione di centinaia di
visitatori. Al termine dei lavori, previsto per quest’anno, esso
ospiterà il Museo Etnografico Valdostano. Il castello di Quart compare anche
nello stemma e nel gonfalone cittadino. Sotto di esso si trova il villaggio di Vollein,
adagiato su una collina ove nel 1968 sono stati ritrovati i resti di una necropoli
del neolitico tra le più antiche testimonianze di insediamenti umani in Valle
d'Aosta. Anche salendo lungo il sentiero che parte dal castello si possono
incontrare alcune coppelle preistoriche: la passeggiata panoramica è corredata
da pannelli didattici su flora, fauna, geologia e ritrovamenti preistorici e
porta alla cappella del beato Emerico, con prato attrezzato per i pic nic.
Fonti: http://it.wikipedia.org,
http://www.comune.quart.ao.it, http://www.icastelli.it, http://www.lovevda.it, http://www.regione.vda.it
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