sabato 26 ottobre 2013

Il castello di sabato 26 ottobre







CAMAIORE (LU) – Castello di Rotaio

In posizione dominante lungo la via Sarzanese, sul tracciato dell'antica via Francigena, tra le colline coltivate a vite e ulivo, Rotaio gode di un fascino straordinario. La sua posizione privilegiata dovette attirare gli interessi di Lucca che, tra i secoli XII e XIII, era impegnata nelle guerre con Pisa per il controllo delle zone litoranee. Proprio il comune lucchese commissionò, nel 1223, la costruzione del castello di Rotaio. La sua spessa cinta muraria a pianta triangolare ha un perimetro di circa 300 metri e un'altezza di 5. Sulla porta d'accesso si trova una torre di forma rettangolare che sporge all'esterno delle mura. Dopo aver debellato definitivamente il regime feudale in Versilia, Lucca si preoccupò di fortificare nuove aree e rendere maggiormente efficienti i castelli dove risiedevano i cattani della Versilia. In questo contesto, Lucca avviò, nel 1223, la costruzione del nuovo castello di Rotaio con lo scopo di frenare l'avanzata pisana. Ai piedi del monte venne costruita anche una torre di avvistamento. Il Castello del Rotaio viene ricordato nei libri di storia come teatro della sconfitta che Enrico VII di Lussemburgo (da Dante chiamato Arrigo), conte di Lussemburgo, re di Germania dal 1303, re dei Romani e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1312, rimediò nei suoi paraggi. Tra il 1315 e il 1324, il castello passò nelle mani dei Pisani che lo fortificarono ulteriormente, finché Castruccio Castracani, signore di Lucca, non se ne impossessò nuovamente. Ma i Pisani continuarono a far valere i loro diritti sul castello anche dopo la morte di Castruccio e lo riottennero nel 1342. Rotaio ritornò a Lucca, insieme con Pietrasanta e la sua vicaria, nel 1369, quando l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV del Lussemburgo li liberò dal dominio pisano. Nel 1437 venne conquistato dai Fiorentini ma restituito a Lucca dopo il trattato di pace del 1441. Occupato da Pietrasanta nel 1524 fu consegnato ancora a Lucca a cui rimase fino al 1594. Il castello è noto soprattutto per la leggenda di un fantasma, quello del Duca di Groningen il quale, nel tentativo di accompagnare Enrico di Fiandra, imperatore di Costantinopoli, tra i cunicoli che collegavano Rotaio al vicino castello duecentesco di Monteggiori, rimase vittima di una frana e qui morì. A quanto riporta la leggenda popolare, si tratta di un fantasma che si manifesta solo nelle notti di luna piena. Questa leggenda è solo una delle tante che hanno costituito la cultura popolare delle Apuane, purtroppo oggi dimenticate, svanite come lo stesso fantasma. L’edificio oggi purtroppo non è visitabile in quanto privato e non raggiungibile data la presenza di numerosi cartelli posti alla via che lo collega che ne indicano la proprietà privata e il divieto di accesso alla strada.
Foto: due di elicottero su http://rete.comuni-italiani.it e l’altra da http://www.apuan.it

Nessun commento: