ANGHIARI (AR) - Castello di Pianettole
Sorge alla sommità di una collina che domina l'alta Valtiberina,
protetta a est dal borro di Cestola, sul lato opposto da quello di Teverina. Tale
posizione strategica ha posto spesso Pianettole al centro della storia
dell’intera vallata, zona da sempre di grande interesse politico e militare. Anche
la storia di Pianettole si lega in qualche misura alla presenza dei Camaldolesi
in Valtiberina. Le continue donazioni di pievi e chiese (soggette ai vari
castelli della zona) a favore dell'ordine fecero sì che Camaldoli si insinuasse
prepotentemente tra le diocesi di Arezzo e Città di Castello, fin quando il
vescovo di quest'ultima non invocò l'intervento dell'imperatore Federico di
Svevia in difesa dei suoi possessi. Durante i secoli varie famiglie nobili si
sono succedute nella proprietà, fra cui i Tarlati di Pietramata, i quali nel 1385 dovettero consegnarlo, con altri
castelli del contado aretino, al Comune di Firenze. Nel 1502 Sansepolcro
vide assoggettati, per mano di Piero de' Medici, i territori di Anghiari e
Pieve Santo
Stefano: subito i suoi cittadini ne approfittarono per
abbattere il castello di Anghiari. Nella stessa occasione fu distrutto anche il
Castello di Pianettole. Ancora oggi mantenuto in buono stato di conservazione,
Pianettole rappresenta un bell’esempio di fortilizio medievale, di forma quadrilatera,
con un'alta cinta
muraria in pietra, su tre lati praticamente integra. Il possente
mastio
è posto a difesa dell' unica porta di accesso, lungo la cortina occidentale,
vicino al vertice di nord-ovest. Il fronte rivolto a sud è caratterizzato dalla
presenza di una massiccia torre rompitratta quadrata, mentre quello orientale si
sovrappone per gran parte della sua lunghezza al muro esterno della chiesa parrocchiale dei
SS. Pietro e Paolo. Il rimanente lato del quadrilatero è andato
in gran parte perduto. L'emergenza più significativa del castello è quella del mastio,
con base leggermente scarpata. Questo sporge totalmente all'esterno della linea
della cortina muraria, all'interno gli è stata addossata, successivamente, la
residenza del conestabile. Il mastio è ancora diviso da solai lignei collegati
da scale, con un camino al primo piano. Sull'angolo di nord-ovest si trovano i
ruderi di un primitivo barbacane, con ancora ben visibili due feritoie,
posto a maggior controllo della strada proveniente dal fondovalle. All'incirca
al centro del fronte occidentale, sovrastato dal mastio, si apre il bel portale con arco a tutto
sesto ribassato, unico accesso al recinto. Interpretando le
tracce presenti, potrebbe sembrare che l'accesso originale fosse a mano destra,
attraverso un percorso obbligato, in lieve salita, partente dal vertice opposto
della cortina. All'interno del castello sono presenti alcuni edifici, oltre
alla già citata chiesa parrocchiale con piccolo campanile a vela, e un pozzo.
Oggi il maniero è proprietà privata, ospita una struttura ricettiva ed è
visitabile solo esternamente. Ecco un interessante video su Pianettole e il suo
castello: http://www.youtube.com/watch?v=jhuhc6ZaLa8
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