ASSISI (PG) - Castello in frazione Petrignano
Le più antiche notizie che si abbiano
della località di Petrignamo risalgono intorno all'anno Mille. Il nome attuale
del paese deriva da "Petronianum" (e cioè "possedimento
di San Pietro"), il quale, sul modello dei toponimi latini di origine
prediale, sta ad indicare, l'insieme dei beni assegnati al monastero
benedettino di San Pietro di Perugia. Il più antico documento che accenni a
Petrignano è un atto del 1027, col quale Corrado II, detto "il Salico",
per intercessione del Papa Giovanni XIX, prendeva sotto la propria protezione
il monastero perugino e ne confermava i beni, tra cui veniva indicata anche la
chiesa di San Pietro con le sue pertinenze. Nel 1232 Petrignano era un borgo
abitato da circa duecento persone dedite all'agricoltura. Nel secolo successivo
vennero costruiti prima il ponte sul Chiascio e successivamente il castello.
Entrambe le opere furono oggetto di aspre contese fra i feudi di Perugia e di
Assisi. Le continue lotte portarono ripetute distruzioni, tanto che all'inizio
del sedicesimo secolo il ponte non esisteva già più, per cui per traghettare le
persone da una riva all'altra del corso d'acqua era disponibile soltanto una
piccola barca. Il castello di Petrignano rappresenta uno dei tanti castra
del contado assisano, del quale fa bella mostra di sé il torrione orientale, il
quale fu eretto a baluardo difensivo proprio nel punto di maggiore passaggio
degli eserciti e dei pellegrini diretti alla cittadella francescana. Dal 1978
questo maniero è teatro di un suggestivo presepe vivente. Durante tutto il
periodo delle feste natalizie, al tramonto, il torrione e gli interni del
castello, si trasformano in una fedelissima ambientazione ebraica del presepe.
La rappresentazione coinvolge tutti gli abitanti che montano le scenografie,
creano i costumi del tempo ed impersonano i protagonisti storici della natività.
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