SORANO (GR) – Rocca di Castell’Ottieri
Castell'Ottieri fa parte dei numerosi castelli della "zona etrusca dei
tufi" appartenuti a signorie minori legate alla potente famiglia
Aldobrandeschi. Le prime notizie del borgo risalgono al XIII secolo, quando
risultava appartenere, con altri castelli, ai signori di Montorio. Uno di
questi, Guglielmo di Bonifacio, riconobbe nel 1278 l'alta sovranità del Comune
di Orvieto sui territori di proprietà della famiglia, tra cui Castell’Ottieri.
Con l'affievolirsi dell'influenza orvietana, sul castello continuò ad
esercitarsi il dominio dei signori locali. La rocca venne costruita nel corso
del Quattrocento dalla famiglia degli Ottieri attorno alla preesistente torre
innalzata dagli Aldobrandeschi; il nuovo complesso fu il centro del potere
della loro contea. Dinanzi alle sempre più insistenti pressioni della
Repubblica di Siena, intenzionata a rivendicarne il possesso, il titolare del
feudo, Sinolfo di Flaminio dei Conti Ottieri, fece formale atto di
sottomissione a Siena, ma, allorchè questa venne assediata dagli eserciti
congiunti di Spagna e Firenze, rivendicò i suoi diritti promulgando nel 1551 un
nuovo Statuto. Nel 1616 il suo erede vendette al Granduca Cosimo II de’Medici
il feudo, che in base alla successiva legge di riforma del Granduca Pietro
Leopoldo di Lorena, nel 1783 venne aggregato al Comune di Sorano. Tuttavia, i
Medici trascurarono molto sia la rocca che il centro di Castell’Ottieri,
determinando l'inizio di un lunghissimo periodo di declino che ha avuto termine
soltanto con i restauri effettuati durante il secolo scorso. Il castello, il
cui nome deriva dal latino 'castellum Lotharii', domina un piccolo rilievo di tufo
a dominio della valle sottostante e la sua origine è chiaramente medievale. Un
massiccio e alto mastio, di forma rettangolare, con la parte esterna dotata di
una torre rotonda con basamento a scarpa in pietra, che un tempo lo superava
molto probabilmente in altezza, domina ancora oggi la porta di accesso
principale delle mura cittadine, delle quali sono ancora visibili alcuni tratti.
L’accesso al borgo è costituito da una porta con arco a sesto ribassato. Tutte
le fortificazioni sono rivestite di filaretti in tufo, il che le fa sembrare
naturali prolungamenti della roccia su cui sorgono. Sulla parete addossata
sulla sinistra della torre circolare sono collocati 3 stemmi gentilizi in
travertino. Inoltre, lungo le pareti si aprono alcune finestre di forma
quadrilatera, che si dispongono su 3 livelli lungo la torre circolare. Altre
notizie sono ricavabili visitando il seguente blog: http://castellottieri.blogspot.it/
Nessun commento:
Posta un commento