BIBBONA (LI) - Forte dei Lorena in frazione Marina di
Bibbona
E' un avamposto che si erge lungo il litorale del comune di Bibbona. Si
tratta di una costruzione che ha in sé due tipi di fabbrica di differente
struttura: essa comprende infatti un fortilizio a pianta trapezoidale,
esternamente ricoperto da mattoni rossi a vista contro cui notiamo bene lo
zoccolo e la cordonatura, realizzati in pietra di colore grigio, nonché un
secondo blocco costruttivo, questo invece a pianta quadrata, ottenuto tramite
la sovrapposizione di tre piani e internamente articolato e ben rivestito come
un qualsiasi edificio ad uso abitativo (questa parte ospitava i locali per il
corpo di guardia e le stalle a servizio dei cavalleggeri). Il fronte
fortificato termina in una vasta terrazza di avvistamento, originariamente
armata con piccole bocche da fuoco. La vicenda storica del Forte di Bibbona è
stata ottimamente ricostruita da Daniela Stiaffini, curatrice con Vinicio
Bagnoli della scheda ministeriale di catalogo ad esso dedicata. Come deduce
dalla documentazione storica rintracciata, la sua costruzione fu provocata
dalla necessità di assicurare a quella zona di litorale un'efficace difesa
militare contro i pericoli derivanti dalle incursioni piratesche; altrettanto
determinante inoltre l'esigenza d'istituire un presidio di controllo utile ad
ostacolare il contrabbando, assicurando nel contempo di portare a termine delle
funzioni doganali. Se giudicata in relazione ai criteri ispiratori della
politica di Pietro Leopoldo, sotto i cui auspici trovò attuazione il progetto
di modernizzazione del sistema militare sul lungo litorale toscano, la
creazione del Forte si colora di un'ulteriore valenza: nelle intenzioni del
sovrano, infatti, la costruzione di nuovi fortilizi avrebbe dovuto determinare
la nascita d'insediamenti abitativi ad essi correlati, provocando, come diretta
conseguenza, l'attuazione di iniziative finalizzate al risanamento del
territorio. La costruzione del Forte di Bibbona è strettamente legata a quella
del vicino Forte di Castagneto. Infatti, entrambi furono innalzati nella
seconda metà del XVIII secolo, per volontà dei Lorena, nell'ottica di una
riorganizzazione degli avamposti militari e sanitari del Granducato di Toscana.
I due complessi gemelli furono terminati intorno al 1789-1790 insieme
all'analogo e coevo Forte dei Marmi. Quando è stato riordinato l'archivio
storico comunale a Bibbona, sono stati individuati interessanti documenti
appartenenti all'Ufficio Sanitario del forte. Cinque "giornali del
Servizio Sanitario" dal 1841 al 1858, quattro registri "copia ordini
e circolari sanitarie" dal 1832 al 1861 e cinque registri di
"Approdi" e "Partenze" di barche pescatrici e bastimenti da
trasporto dal 1841 al 1868. La prima serie di documenti, riporta annotazioni
giornaliere sul tempo atmosferico, di eventuali avvistamenti all'orizzonte, i
turni e i nomi dei componenti la guarnigione di stanza al Forte. La funzione
delle guardie del Forte era oltre la vigilanza sanitaria anche di polizia e
quindi ricevevano pure segnalazioni di imbarcazioni ricercate per frodi fiscali
o sospettate di pirateria. Infine l'ultima serie di documenti, i libri degli
approdi, informa sull'attività più ordinaria della guarnigione, ovvero la
registrazione degli arrivi, la qualità dei bastimenti, il loro nome e il nome e
l'età del capitano, la nazione di appartenenza, il numero delle persone
dell'equipaggio… La maggior parte dei carichi e le imbarcazioni, che
generalmente giungevano vuote, da Livorno e da Vada, ripartivano dopo aver
caricato legname da ardere. In tempi più recenti il Forte è entrato a far parte
delle proprietà del Ministero delle Finanze e attualmente ospita la
"Pensione Margherita" gestita dalla Diocesi di Volterra. L'edificio
viene utilizzato come casa di soggiorno/vacanza e periodicamente viene
affittato a tale scopo.
Foto: di Janericloebe su http://it.wikipedia.org e su
www.mediatour.it
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