BOLOGNANO (PE) - Castello in frazione Musellaro
Il borgo di Musellaro è immerso in uno straordinario
scenario naturale, alla destra del fiume Orta, con la Maiella sullo sfondo
orientale ed il Morrone su quello occidentale. Per lungo tempo, come
testimoniano le notizie contenute nel Chronicon Casauriense, l'intera area fu
sotto il dominio della vicina abbazia di S. Clemente a Casauria, cui si deve
l'attuale connotazione del paese, anche se resti ancor oggi visibili
conferiscono al paese origini ancora più antiche, essendo probabilmente stato
un insediamento italico e longobardo. Nella parte vecchia di Musellaro sorge
l'antico borgo fortificato di case-mura, il cui nucleo è costituito dal Palazzo
Baronale, altrimenti detto Castello di Musellaro. L’antico castello medioevale,
punto di partenza e di arrivo del commercio di quei tempi, occupa una posizione
davvero suggestiva poiché si affaccia direttamente sulla vallata. Ad esso era
annesso anche un ponte (di origine longobarda) chiamato del "Luco"
che pare avesse avuto notevole rilevanza in quanto era l'unica "strada
sospesa" tra i due versanti della Valle dell'Orta cioè quello di
Caramanico e di Bolognano. Nel 1145 il Barone di Musellaro era feudatario di
Boemondo Conte di Manoppello. In quell’epoca il feudo contava 24 famiglie che
pagavano il ‘’focatico’’, cioè la tassa che era dovuta al feudatario per ogni
focolare domestico. Nei primi anni del 1200 successero ai Baroni
di Musellaro i fratelli Tuzio i quali - pare dopo una terribile pestilenza - avendo
perso la signora Carotenuta (sorella o madre di essi) donarono parte del
palazzo baronale per far erigere una Chiesa con casa canonica nel centro del
castello. La Chiesa fu dedicata a S. Maria del castello (poi del
Balzo) con gli obblighi di quaranta messe all’anno per la defunta Carotenuta
oltre la messa pro-popolo in tutti i dì festivi. Nell’anno 1219 il Vescovo
Bartolomeo I° consacrò la Chiesa di ‘’S: Maria del castello di Musegliaro’’,
così come appare da scrittura in carta pergamena la quale si conserva negli archivi
della Curia di Chieti. Dopo il 1250, quando Musellaro era stata annessa
alla Contea di Loreto passò demanio del Re. Si ricordano quindi Ridolfo di S.
Sanivon nel 1302, Filippo di Fiandra e Bevallo di Bonzio fino ad arrivare ai
conti di casa d’Aquino. Nel 1385 Napoleone Orsini Conte di
Musellaro e vassallo di Loreto meditava di dare Musellaro al suo secondogenito,
e nel 1400 molti feudi della baronia di Musellaro furono acquistati da Ciro
Tabassi. Dopo oltre due secoli, nel 1659, l’intera tenuta di
Musellaro fu acquistata dai signori Domenico e Marcantonio Tabassi così che,
dal 1660, la Baronia di Musellaro fu della nobil casa Tabassi di Sulmona la
quale continuò a regnare sia con il discendente Panfilo Tabassi (nel 1729) sia
con l’altro discendente Ciro Tabassi (nel 1742) così come risulta nel libro dei
rilievi della Regia Camera della Sammaria. L'attuale conformazione
architettonica dell'edificio, originariamente costituito con molte probabilità
da una torre, contiene ancora elementi che riescono a suggerire una sua origine
non propriamente residenziale. Il castello si presenta composto da tre corpi di
fabbrica con destinazioni d'uso diverse. Sul versante occidentale sorge il
Palazzo Tabassi, il quale si imposta su una pianta rettangolare con un piano
seminterrato e tre fuori terra. L'accesso al piano seminterrato è posto sul
prospetto nord-occidentale, dove una cornice in pietra delinea il portale; le
aperture dei tre piani decorano il resto del palazzo con persiane di legno
intagliato, balconcini con ringhiere di ferro e cornici di pietra bianca. Degna
di nota una meridiana, presente sul prospetto principale, che conserva sette
mattonelle di ceramica dipinta ed un'iscrizione. Su piazza Crocifisso si
affaccia il prospetto principale del corpo centrale dell'edificio, che oggi
risulta destinato ad ostello. Sei ingressi, due dei quali tamponati, si
succedono per l'intera lunghezza del prospetto, tutti decorati con conci di
pietra in chiave; sul secondo di tali ingressi è perfettamente visibile
un'archibugiera; il resto del prospetto è arricchito da finestre rettangolari
con cornici in pietra sorrette da mensoline lavorate. Sul lato meridionale
un'imponente scala conduce ad un loggiato sovrastante la Cappella del
Crocifisso; da una parte si apre il portale più riccamente decorato, di stile
rinascimentale con mensole ricurve, angeli che reggono uno stemma, rilievi
sull'architrave ed ovoli intorno al triangolo dell'alto frontone; esso costituisce
l'accesso alla Chiesa di Santa Maria del Balzo. La parte del castello il cui
prospetto si affaccia su Piazza Crocifisso, dopo essere stata sottoposta a
restauro, è divenuta la sede di un ostello il quale, oltre alla ricezione
alberghiera, prevede l'organizzazione di escursioni nel Parco e laboratori
ecologici.
Altri link consigliati: http://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/pescara/musellaro.htm,
http://www.lacrus.net
Fonti: http://www.regione.abruzzo.it, http://www.abruzzo24ore.tv,
http://www.musellaro.it/lastoria.htm
Foto: da www.spaziovidio.it (archivio CRBC) e
da http://www.mondimedievali.net
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