MONTEGABBIONE (TR) – Castello in frazione Castel di Fiori
Castel di fiori, è un piccolo borgo che dista circa 2 km da Montegabbione. Sito su
un'altura, a 540 metri sul livello del mare, incute ancora rispetto, nonostante
il cattivo stato di conservazione che ha provocato crolli e cedimenti nella
cinta muraria. Le dimensioni di Castel di Fiori sono notevoli e testimoniano la
sua importanza nel corso dei secoli. Circa le origini del castello ci sono
diverse ipotesi. Secondo alcune fonti, il borgo era già un castrum
all’epoca dei romani; per altri, fu costruito nel secolo XII quando si chiamava
Castel Brandetto. Altre fonti ancora citano che la costruzione del castello, da
cui il borgo prende il nome, risale al secolo XIII ad opera della famiglia
Bulgarelli che conquistò il territorio dopo la caduta dell’impero romano. La
famiglia Bulgarelli discendeva dai Longobardi Conti Kadolingi, che piantarono
le radici in Toscana intorno al secolo VIII e che all’inizio del secolo XIII
estesero il loro dominio fino in Umbria, prendendo il nome di Conti di
Marsciano. Intorno al XIII secolo fu costruita una torre difensiva, ancora oggi
dominante sul borgo, al limite del castello. Alcuni testi datano invece la
torre all’inizio del secolo XII e quindi antecedente al castello. Si tratta di
una delle tante torri destinate a vigilare sul territorio costruite nei pressi
di Montegabbione, Montegiove e Parrano per una comune difesa. Durante questo
periodo i cinque castelli montani di Carnaiola, Montegiove, Ficulle, Parrano e
Casteldifiori erano posseduti da vari rami della famiglia Bulgarelli. Come si
legge nei documenti di catasto del 1292 il castello già esisteva e in questa
località vi era anche "l'abbazia di Acqua Alta", meta privilegiata
della famiglia dei conti di Marsciano ma soprattutto di Bernardino II e
probabilmente fu proprio lo stesso Conte a far edificare il castello. Di certo
sappiamo che nel 1350 il castello di Castel di Fiori segnava i confini del
territorio Orvietano; non doveva però costituire una buona "guardia"
se i Signori di Orvieto nello stesso anno decisero di muovergli contro. Nel
1380 il maniero fu oggetto di contesa tra i Montemarte, i Monaldeschi della
Vipera da una parte e i Monaldeschi della Cervara dall'altra. Molti gli assalti
riusciti: nel 1389 fu saccheggiato dal capitano di ventura Filippo di Venezia
che reclamava il soldo da papa Urbano VI. Nel 1393 fu la volta di Giovanni
Tarlati, al comando di 400 cavalieri e 200 fanti. Molti, anche, gli assalti
falliti: nel 1507 il castello fu attaccato dai signori di Montegiove che non
riuscirono ad espugnarlo nonostante un esercito di 150 fanti. Ma la storia del
castello non contiene in sé solo queste famiglie infatti l’edificio appartenne
anche al Gattamelata, famoso capitano di ventura che a metà '400 possedeva
anche il castello di Montegiove. Dai documenti emerge che in data non precisa
il castello passò di proprietà alla famiglia del condottiero e per via
ereditaria a Todeschina Gattamelata, sua figlia. Questa sposò Antonio
Bulgarelli conte di Marsciano (1429-1483), e dal matrimonio nacquero tre figli
Lodovico, 13 giugno 1471, Antonio e Ranuccio. Seguita la divisione dei beni
fraterni dei conti di Marsciano, Lodovico venne in possesso del castello che
così, per via femminile, ritornò agli antichi proprietari. Nel 1507 Lodovico respinse
un nuovo attacco delle forze perugine. Ammalatosi di peste, morì a Viterbo
nell’agosto del 1526. Suo figlio Gaspare, morto ad Orvieto nel 1566, venne
sepolto nella Chiesa di Sant’Antonio Abate accanto all’odierno cimitero del
borgo. Il territorio di Casteldifiori continuò ad essere proprietà dei Conti di
Marsciano anche dopo il suo passaggio, alla fine del XVI secolo, allo Stato
Pontificio, mentre molti altri loro possedimenti furono confiscati nel 1609. La
Torre di
Casteldifiori fa parte del complesso del castello, e risale ai
primi dei 1200. Per la posizione ai confini dei territorio orvietano, sorse e
venne utilizzata come torre di avvistamento. Seguì le sorti del castello,
rimanendo gravemente danneggiata sul finire del 1300. Un tentativo di restauro
fu effettuato intorno al 1930, mentre un restauro più serio è stato effettuato
sul finire del secondo millennio. Altre foto su http://www.casteldifiori.altervista.org/foto_castello.html
Fonti: http://www.provincia.terni.it,
http://www.umbria.ws/content/castel-di-fiori-montegabbione,
http://www.casteldifiori.altervista.org/castello.html,
http://www.comune.montegabbione.tr.it,
http://www.ilcastellodimontegabbione.it/PagineIlGobbo/IlGobbo-CastelloCasteldiFiori.htm
(da Alice Tabacchioni, Ecomuseo: il museo del futuro. Percorso alla scoperta
dei castelli e delle torri del Comune di Montegabbione (TR), Tesi di
Laurea, Università degli Studi di Perugia, a.a. 2008-09)
Foto: dahttp://www.casteldifiori.altervista.org e da http://www.ilcastellodimontegabbione.it
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