mercoledì 5 marzo 2014

Il castello di mercoledì 5 marzo






MONTEGABBIONE (TR) – Castello in frazione Castel di Fiori

Castel di fiori, è un piccolo borgo che dista circa 2 km da Montegabbione. Sito su un'altura, a 540 metri sul livello del mare, incute ancora rispetto, nonostante il cattivo stato di conservazione che ha provocato crolli e cedimenti nella cinta muraria. Le dimensioni di Castel di Fiori sono notevoli e testimoniano la sua importanza nel corso dei secoli. Circa le origini del castello ci sono diverse ipotesi. Secondo alcune fonti, il borgo era già un castrum all’epoca dei romani; per altri, fu costruito nel secolo XII quando si chiamava Castel Brandetto. Altre fonti ancora citano che la costruzione del castello, da cui il borgo prende il nome, risale al secolo XIII ad opera della famiglia Bulgarelli che conquistò il territorio dopo la caduta dell’impero romano. La famiglia Bulgarelli discendeva dai Longobardi Conti Kadolingi, che piantarono le radici in Toscana intorno al secolo VIII e che all’inizio del secolo XIII estesero il loro dominio fino in Umbria, prendendo il nome di Conti di Marsciano. Intorno al XIII secolo fu costruita una torre difensiva, ancora oggi dominante sul borgo, al limite del castello. Alcuni testi datano invece la torre all’inizio del secolo XII e quindi antecedente al castello. Si tratta di una delle tante torri destinate a vigilare sul territorio costruite nei pressi di Montegabbione, Montegiove e Parrano per una comune difesa. Durante questo periodo i cinque castelli montani di Carnaiola, Montegiove, Ficulle, Parrano e Casteldifiori erano posseduti da vari rami della famiglia Bulgarelli. Come si legge nei documenti di catasto del 1292 il castello già esisteva e in questa località vi era anche "l'abbazia di Acqua Alta", meta privilegiata della famiglia dei conti di Marsciano ma soprattutto di Bernardino II e probabilmente fu proprio lo stesso Conte a far edificare il castello. Di certo sappiamo che nel 1350 il castello di Castel di Fiori segnava i confini del territorio Orvietano; non doveva però costituire una buona "guardia" se i Signori di Orvieto nello stesso anno decisero di muovergli contro. Nel 1380 il maniero fu oggetto di contesa tra i Montemarte, i Monaldeschi della Vipera da una parte e i Monaldeschi della Cervara dall'altra. Molti gli assalti riusciti: nel 1389 fu saccheggiato dal capitano di ventura Filippo di Venezia che reclamava il soldo da papa Urbano VI. Nel 1393 fu la volta di Giovanni Tarlati, al comando di 400 cavalieri e 200 fanti. Molti, anche, gli assalti falliti: nel 1507 il castello fu attaccato dai signori di Montegiove che non riuscirono ad espugnarlo nonostante un esercito di 150 fanti. Ma la storia del castello non contiene in sé solo queste famiglie infatti l’edificio appartenne anche al Gattamelata, famoso capitano di ventura che a metà '400 possedeva anche il castello di Montegiove. Dai documenti emerge che in data non precisa il castello passò di proprietà alla famiglia del condottiero e per via ereditaria a Todeschina Gattamelata, sua figlia. Questa sposò Antonio Bulgarelli conte di Marsciano (1429-1483), e dal matrimonio nacquero tre figli Lodovico, 13 giugno 1471, Antonio e Ranuccio. Seguita la divisione dei beni fraterni dei conti di Marsciano, Lodovico venne in possesso del castello che così, per via femminile, ritornò agli antichi proprietari. Nel 1507 Lodovico respinse un nuovo attacco delle forze perugine. Ammalatosi di peste, morì a Viterbo nell’agosto del 1526. Suo figlio Gaspare, morto ad Orvieto nel 1566, venne sepolto nella Chiesa di Sant’Antonio Abate accanto all’odierno cimitero del borgo. Il territorio di Casteldifiori continuò ad essere proprietà dei Conti di Marsciano anche dopo il suo passaggio, alla fine del XVI secolo, allo Stato Pontificio, mentre molti altri loro possedimenti furono confiscati nel 1609. La Torre di Casteldifiori fa parte del complesso del castello, e risale ai primi dei 1200. Per la posizione ai confini dei territorio orvietano, sorse e venne utilizzata come torre di avvistamento. Seguì le sorti del castello, rimanendo gravemente danneggiata sul finire del 1300. Un tentativo di restauro fu effettuato intorno al 1930, mentre un restauro più serio è stato effettuato sul finire del secondo millennio. Altre foto su http://www.casteldifiori.altervista.org/foto_castello.html


Fonti: http://www.provincia.terni.it, http://www.umbria.ws/content/castel-di-fiori-montegabbione, http://www.casteldifiori.altervista.org/castello.html, http://www.comune.montegabbione.tr.it,  http://www.ilcastellodimontegabbione.it/PagineIlGobbo/IlGobbo-CastelloCasteldiFiori.htm (da Alice Tabacchioni, Ecomuseo: il museo del futuro. Percorso alla scoperta dei castelli e delle torri del Comune di Montegabbione (TR), Tesi di Laurea, Università degli Studi di Perugia, a.a. 2008-09)

Foto: dahttp://www.casteldifiori.altervista.org e da http://www.ilcastellodimontegabbione.it

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