mercoledì 12 marzo 2014

Il castello di mercoledì 12 marzo






FROSOLONE (IS) – Palazzo baronale Zampini

E' ubicato nel centro storico del paese e più precisamente nel posto dove durante la dominazione longobarda, in cui Frosolone apparteneva alla contea di Isernia, fu edificato il castello antico. Il palazzo baronale trova posto nell'angolo sud-occidentale dell'antica cinta muraria, con la quale condivide una parte delle mura. L’ingresso principale diparte da un portale con arco a tutto sesto in pietra, a cui ci si arriva per mezzo di una scalinata in pietra. Questo portale si apre sul giardino interno, dal quale si accede ad un secondo portone che permette l'ingresso all'interno del fabbricato. Il lato che si affaccia sulla Piazza del Mercato è diviso su due livelli. La parte in basso è costituita da una serie di arcate cieche portanti che posano sulle mura e che sostengono il piano superiore che era destinato alla sola nobiltà. Una stretta scalinata nell’arcata centrale permette di raggiungere una porta di umile aspetto e dimensioni che rappresentava anticamente l’antico ingresso di servizio del palazzo. Il loggiato al piano superiore fa subito pensare che quello fosse la zona riservata ai nobili, quale elemento della signorilità. Raynaldo di Pietrabbondante lo tenne in possesso alla metà del XII secolo, quando Frosolone consentiva una rendita di almeno 120 once d’oro obbligandolo così a sostenere almeno sei militi ed altrettanti servienti nell’esercito normanno. Più tardi fu di Andrea d’Isernia, dei d’Evoli, dei Montagano, dei di Capua, dei de Raho, dei Marchesano, dei Carafa, dei della Posta ed infine dei Muscettola. Il castello di Frosolone nel 1305 divenne sede di un Tribunale dell'Inquisizione. Nelle sue stanze infatti fra' Tommaso di Aversa, fanatico inquisitore appartenente all'ordine dei Domenicani, giudicò colpevoli di eresia un gruppo di monaci Minoriti, che avevano ricevuto ospitalità da Andrea di Isernia, i quali predicavano la povertà più assoluta: per conseguire questo ideale, la Chiesa avrebbe dovuto abbandonare ogni ricchezza e smania di potere. Si narra che fra Tommaso non risparmiò alcun mezzo per ottenere dai Fraticelli la pubblica confessione di eresia, per aver fatto causa comune con i Fraticelli Lombardi di fra Dolcino. La vita del castello medievale, inteso come struttura insediativa che diede ospitalità ai diversi feudatari, si interruppe prima del 1500, per dare posto al palazzo baronale tuttora esistente. Dal 1734 al 1768 Frosolone venne posseduta dalla Regia Corte di Napoli e dalla stessa, poi, fu venduta al sig. D. Nicola Sergio Moscettola, Principe dì Leporano. Con molta probabilità anche il palazzo subì, come il resto del paese, i danni del terremoto del 26 luglio 1805, che trovò il suo epicentro proprio a Frosolone. Fortunatamente il tragico evento non ne ha causato la distruzione, sorte subita da molte altre costruzioni del paese. La famiglia Zampini acquistò dai Muscettola il palazzo baronale ed altri beni burgensatici, con atti per notar Troccoli di Napoli in data 27 agosto 1771. Gli attuali eredi Zampini (Angela, Nicola e Mariantonietta) hanno, da poco, fatto restaurare anche la facciata esterna sud del palazzo.


Foto: entrambe prese dal sito www.mondimedievali.net

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