lunedì 7 aprile 2014

Il castello di lunedì 7 aprile






SPADAFORA (ME) - Castello Spadafora

Al centro della città sorge l'omonimo castello, la cui struttura si fa risalire alla seconda metà del sec. XV. In origine, secondo alcuni, fu solo una torre di avvistamento appartenente alla famiglia Spadafora, avamposto del castello di Venetico, posto in collina e dimora del feudatario. La fortificazione è chiamata anche Castello Samonà, in ricordo dei suoi ultimi proprietari, titolari anche dello stesso castello di Venetico, ridotto oramai a rudere. La leggenda vuole che un passaggio sotterraneo segreto mettesse in comunicazione le due fortificazioni, permettendo il passaggio di soldati e prigionieri. Carmelo e Caterina Samonà, a questo proposito, a seguito della distruzione del Castello di Venetico durante il terremoto del 1908, trasferirono quanto era rimasto intatto nel vicino castello di Spadafora, salvandolo da sciacalli e dalle intemperie. Probabilmente la torre fu ampliata o ricostruita intorno al '500 dall'architetto fiorentino Camillo Camilliani, divenendo quel castello di cui rimane oggi solo la parte centrale, che rappresenta il più importante patrimonio artistico-culturale di Spadafora. Fu commissionato a seguito del matrimonio tra Federico Spadafora Moncada ed Eleonora Colonna Ventimiglia. Dall’Archivio dei Principi di Spadafora, tra 1654 ed 1670 si riscontra che furono effettuati lavori di ristrutturazione del “Forte di Spadafora”, che molto probabilmente cambiarono i caratteri architettonici con “ l’inserimento di camere, porte e finestre, grate e balconi di ferro, rifacimenti di bastioni e pennata “. Una data, 1687, è graffita all'interno del portale d'ingresso, ed è presumibilmente riferita alla messa in opera della porta, ma potrebbe anche indicare la data di costruzione o di ristrutturazione del castello stesso , che, nel 1705, è descritto dall'ingegnere Giuseppe Formenti "[...]con quattro baluartillos pequenos [...]" ("quattro piccoli baluardi") e, quindi, nella conformazione che mantiene ancora oggi. Come riportano le notizie storiche, dal ‘ 700 il fortilizio fu trasformato in residenza nobiliare, forse da quello stesso Guttierez Spadafora le cui insegne araldiche, insieme al Branciforte, Moncada, Ruffo e Gatto, si associano nello stemma che sormonta il portale bugnato d'ingresso al castello, a testimoniare la supremazia di una famiglia dalle origini antichissime. Tutt’oggi è evidente che il castello ha avuto una destinazione d’uso più residenziale che difensiva, infatti fonti ufficiali annotano che  nel 1675 un gruppo di soldati francesi lo espugnarono in sole ventiquattrore. Tra il XVIII e XIX secolo l’edificio venne abbandonato ed ospitava occasionalmente reparti militari in transito tra Messina e Milazzo. Alla fine dell’ottocento e gli inizi del secolo scorso fu utilizzato come residenza privata dalla famiglia Samonà, discendenti della principessa Alessandra Spadafora Colonna. I quattro imponenti speroni angolari a forma trapezoidale sono contornati, nella parte superiore, da caratteristiche merlature, nei cui interspazi venivano piazzate le bocche dell'artiglieria. Nelle estremità angolari di ciascun sperone si ergono le casematte, a protezione dei soldati di guardia. Le feritoie sottostanti venivano usate come saetterie in occasioni di assalti al castello. Il fossato che lo circonda è ancora oggi contornato da un robusto muro di cinta. Notevoli ai lati del castello, ma completamente staccate, due deliziose fontanelle che sembrano far parte di un unico complesso architettonico. Dopo la perdita del castello da parte della famiglia Samonà, questo è stato per anni vittima dell'incuria delle amministrazioni che si sono succedute. L'edificio, infine, è stato recentemente restaurato a cura della Soprintendenza per i beni ambientali di Catania e successivamente dalla Soprintendenza di Messina, dopo l'acquisizione della Regione Siciliana. Con questi incauti restauri però, l'antico splendore che sicuramente offriva ai propri visitatori l'interno del castello, è andato perso. Attualmente è aperto al pubblico per le visite e per le manifestazioni culturali. Per ulteriori approfondimenti, Vi consiglio i seguenti link: http://www.prolocospadafora.it/articolocastello.php, http://www.youtube.com/watch?v=nppcludbfUg (video), http://www.bandw.it/gallery%20foto/Castelli/Castello%20di%20Spadafora/album/index.html (varie foto)
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.lacontradadegliulivi.it/castello-di-spadafora/, http://xoomer.virgilio.it/baronealbertocammarata/pagineweb/castello_di_spadafora.htm, http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=144&IdSito=116
Foto: da http://www.tempostretto.it e da www.areadellostretto.it

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