VILLAMASSARGIA (CI) - Castello di Gioiosa Guardia
Ubicato in cima al rilievo conico di Monte Exi, a
circa 418 metri sul livello del mare e a 296 rispetto al paese di
Villamassargia, venne probabilmente costruito per volere dei Della Gherardesca
che divennero padroni del sud-ovest sardo dopo la spartizione del Giudicato di
Cagliari avvenuta nel 1258, tuttavia secondo un'altra ipotesi la sua
costruzione sarebbe databile al XII secolo, durante il regno di Guglielmo I
Salusio IV. Il maniero, edificato sia a protezione del borgo di Villamassargia
sia per il controllo delle zone minerarie site nelle vicinanze, sorge nel punto
di confine fra il territorio di Ugolino della Gherardesca (curatoria del
Cixerri) e quello di Gherardo della Gherardesca, conte di Donoratico (curatorie
di Sulcis, Nora e Decimo). Venne occupato per un breve periodo, fra il 1290 e
il 1295 circa, da Guelfo della Gherardesca, figlio del defunto conte Ugolino,
che tentava di appropriarsi dei territori in mano ai Della Gherardesca
gherardiani: Ranieri e Bonifazio. A seguito della guerre fra il Giudicato di
Arborea e il Regno di Sardegna il castello assunse nuovamente una funzione
militare; dai documenti si evince che venne conquistato e occupato
temporaneamente da Brancaleone Doria, marito di Eleonora d'Arborea. In seguito
passò al comune di Pisa e fu poi assediato dalle truppe
catalano-aragonesi guidate dall’infante Alfonso d’Aragona. Il castello in
seguito passò in mano a vari feudatari aragonesi. Nei quarant'anni compresi fra
il 1391 ed il 1492 il castello di Gioiosaguardia, per fatti oggi sconosciuti, venne
abbandonato e cadde in disuso, e quindi nel corso dei secoli successivi, è divenuto
meta di "ricercatori di tesori", venendo così spogliato di tutto ciò
che era asportabile ed utilizzabile altrove. I primi ruderi che si incontrano,
sono quelli che costituivano gli ambienti del "corpo di guardia"; lo
si deduce dal fatto che solo da quella parte le difficoltà di accesso sono
minori. Alla sua base, osservata da Sud-Ovest, sotto il piano di campagna, si
può vedere e rilevare la prima cisterna di raccolta dell'acqua piovana. Le
pareti sono intonacate e la volta a botte, mostra la struttura di mattoni
rossi; la torre, costruita sopra un roccione, ha il muro sul lato Est
completamente smantellato; nella parte interna sono evidenti i segni di due
piani in elevazione ed un terreno; al secondo piano è visibile una nicchia con
arco gotico, probabile ripostiglio, a uso domestico. Superata la torre si
giunge nella zona più distrutta della fortificazione, in cui il tracciato degli
ambienti doveva costituire il pianoterra del castello. All'estremo perimetro di
Nord-Est, l'imboccatura di una cavità sotterranea rivela la presenza di un
vasto ambiente diviso nel senso trasversale da un muro di circa sessanta
centimetri di spessore. Le sue pareti e la volta a botte, sono costruite in
blocchi squadrati come quelli agli spigoli della torre, ed appartenenti ad un
tipo di lavorazione totalmente diversa dal resto del complesso. La presenza di
tubi di ceramica rossa, verniciata, indica la precisa funzione dei due
ambienti: cisterne per la conservazione e raccolta dell'acqua. Per approfondire
consiglio i seguenti link: http://www.icastelli.it/castle-1236092782-castello_di_gioiosa_guardia_a_villamassargia-it.php,
http://www.ab-origine.it/articoli_dettaglio.asp?id=85. Inoltre sul web ci sono
due video molto interessanti al riguardo: (prima parte) http://www.youtube.com/watch?v=t2sF2jte1n4
e seconda parte (http://www.youtube.com/watch?v=HLRBbkefw_o)
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.contusu.it/la-cisterna-del-castello-di-giosa-guardia-villamassargia/,
http://www.archilink.it/index.php?option=com_content&task=view&id=114&Itemid=155&limit=1&limitstart=5
video: Foto: da www.mondimedievali.net
e di ferme su http://rete.comuni-italiani.it
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