martedì 22 aprile 2014

Il castello di martedì 22 aprile






MONEGLIA (GE) - Castello di Villafranca


La fortezza-torre di Villafranca era un antico insediamento difensivo e d'avvistamento, voluto dalla Repubblica di Genova nel XII secolo (1130), situata alle prime pendici ad est dell'abitato odierno di Moneglia, alla sinistra del torrente Bisagno. La fortezza, più piccola e meno importante rispetto al secondo castello cittadino di Monleone, subì diversi rimaneggiamenti nel corso del XIV e XV secolo per i forti contrasti tra la repubblica genovese e i possedimenti confinanti appartenenti alla famiglia Malaspina. La pianta, all'incirca pentagonale, seppur fortemente irregolare per l'andamento del terreno, ha una base a scarpa molto accentuata, di contenimento del terrapieno; sopra il cordolo si erge il corpo superiore, con camminamenti perimetrali e garitte circolari ai vertici, di cui solo una è in buono stato. Al centro del terrapieno si staglia la torre quadrata, in muratura, in origine presumibilmente composta da due piani, con terrazza di copertura dal parapetto aggettante poggiato su beccatelli. Rinsaldato ed ampliato verso la metà del Cinquecento, fu nell’ Ottocento proprietà della famiglia di Felice Romani e successivamente del senatore Luigi Burgo che ne fece una splendida abitazione museo, attraverso un lavoro di restauro. Ma ulteriori e più pesanti danneggiamenti si verificarono a causa dei bombardamenti durante il conflitto bellico della seconda guerra mondiale. Rimasto quasi completamente distrutto, il castello fu acquistato dal Comune di Moneglia e, grazie ai fondi CEE, venne sottoposto nel 1988 a restauro conservativo e restituito a nuova vita. La recente messa in sicurezza dell'edificio ha permesso l'apertura al pubblico dell'adiacente parco, che orna con il suo verde le antiche rovine storiche e offre una splendida vista panoramica su tutto il Golfo di Moneglia, da Punta Rospo a Punta Baffe. Attualmente nelle vicinanze dei ruderi dell'antica fortezza sorge una villa che presenta con essa analogie architettoniche. Messa in sicurezza con parziali interventi di restauro, la torre ospita una sala per conferenze, con accesso a levante dal piano terra, posta sotto l'area terrazzata. Sulla destra si vede la vetrata recintata che dà luce alla sala, dove in origine doveva trovarsi l'accesso sul lato nord, ormai chiuso. Una scaletta di ferro conduce sulla parte diroccata soprastante. Il castello è oggi sede del Centro Studi Felice Romani che si occupa della raccolta di manoscritti, libri, cimeli inerenti la vita e l’opera del più importante librettista dell’ Ottocento musicale italiano ed europeo, oltre a promuovere iniziative che ne incentivino la conoscenza e la ricerca.
http://it.wikipedia.org, http://www.portofinocoast.it/arte-e-cultura/arte-e-cultura-ita.html,
http://www.sullacrestadellonda.it/torri_costiere/torrimoneglia.htm, http://www.terrediportofino.eu/detail.php?cat=articolo&ID=236 (a cura di Francesca Vulpani),
http://www.feliceromani.it/CentroStudi.htm

Foto: di kajmano su http://rete.comuni-italiani.it e su ontheroadinitaly.style.it

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