giovedì 6 dicembre 2012

Il castello di giovedì 6 dicembre




SOLIGNANO (PR) – Castelcorniglio in frazione Specchio

E’ l'antico «Corniliolum» degli statuti del Comune di Parma, quando era feudo del Podestà di Mariano di Pellegrino. Le prime notizie risalgono al 1226, anno in cui il castello viene descritto come fronte di difesa per lo sbarramento alla bassa Val Ceno. Dal Comune di Parma passò successivamente a Manfredo Pallavicino, erede di Oberto il Grande, e poi ancora, attorno alla metà del Quattrocento, a Niccolò Piccinino. Questi secoli videro incessanti lotte fra famiglie signorili, fra le quali in una prima fase prevalsero (con il controllo dei vari feudi) i Visconti, quindi i Pallavicino del ramo di Scipione, infine i Rugarli, già vassalli dei potentissimi Landi, famiglia che possedeva numerosi castelli nella zona (ricordiamo quello di Golaso in Val Ceno, a cui si aggiunsero poi i vicini fortilizi di Specchio e Varsi), molti dei quali andati perduti completamente. A fine Ottocento Castelcorniglio fu proprietà degli Zanetti, il cui membro Filippo era un profondo conoscitore delle sacre scritture, autore di pregevoli lavori, nei quali cercò di spiegare alcune profezie sulla fine del mondo, profezie per fortuna non avveratesi. In seguito passò al commendatore Giuseppe Zanchi, la cui discendenza, nella persona di Gustavo Buratti Zanchi, originario di Biella, è ancora all’interno del castello. La storia del maniero continua nel secolo scorso, quando fu, fino alla fine della seconda Guerra mondiale, sede del distaccamento “Jezzi”della 31° brigata Garibaldi “Copelli”: da questo luogo partirono svariate azioni di sabotaggio ai danni della ferrovia Parma-La Spezia. Dopo questi eventi il castello rimase un po’ in sordina, così immerso nella piccola valle, senza luce elettrica e spesso isolato a causa delle frequenti piene. La costruzione occupa un’area piuttosto limitata,che si adatta alla geo-morfologia del territorio. Il perimetro è segnato da una cortina coronata da merli ghibellini, che cela e difende le strutture interne e i tre ampi cortili, sovrastati da due torri circolari poste all'ingresso, più un massiccio "palazzo" centrale sovrastato da un torrione quadrato, con bifore e, nel piano superiore, feritoie. Molto particolare la struttura dei cortili. Ce ne sono ben tre: due accostati all'ingresso, il terzo sul retro, collegato agli altri da un androne che passa al centro della struttura. Le possenti mura vennero edificate con i sassi del vicino Pessola e arenarie lavorate, posate in linee irregolari, con una tessitura dinamica e suggestiva che si integra in modo perfetto con l'ambiente circostante che, nonostante la presenza della bella fortificazione, mantiene intatto il suo fascino di luogo selvaggio e aspro dove ancora la natura è padrona. Alcune leggende aleggiano fra le antiche mura castellane e parlano di un pozzo delle lame nel quale venivano gettati gli ospiti indesiderati, ma anche di fate e folletti che la notte intrecciano le criniere dei cavalli, e di rumorose cavalcate notturne di fantasmi. La struttura di Castelcorniglio, allo stato attuale, è orientata verso una funzione più residenziale, mentre un tempo si trattava in realtà di un vero e proprio fortilizio difensivo. Singolare è proprio il fatto che ammirando da un lato il castello esso appare una placida residenza senza pretese militari, mentre dall’esterno ha un aspetto minaccioso e poco rassicurante. Oggetto di molteplici restauri che ne hanno modificato lo stato originario, attualmente il castello è di proprietà privata, e ospita un’azienda agricola. All’interno si trova un archivio che custodisce documenti attestanti l’aiuto dato ai “legittimisti” durante la Rivoluzione Francese, una collezione di soldatini napoleonici e una ricca biblioteca di famiglia degli Zanetti.

2 commenti:

telecom ha detto...

la bottiglia é arrivata a Los Angeles tra chi ha cuore per gridare grazie.
marino maronati

Lenny ha detto...

beh...che altro aggiungere, sono onorato e orgoglioso che il blog venga letto anche negli States :) Anche queste sono soddisfazioni, hahaha