FICARRA (ME) –
Castello carcerario
Su uno dei tre piccoli promontori nella Val Demone, su cui si snoda il
centro urbano di Ficarra, distaccato dalle altre costruzioni, troviamo il
duecentesco castello, nato come torre Saracena nel XI secolo e successivamente
adibito a carcere. Si hanno notizie circa l'origine di questa struttura a
Ficarra in un registro della Chiesa di Messina, ove la costruzione viene fatta
risalire in epoca medievale. Si parla del Castello di Ficarra anche nel 1283,
in relazione a Macalda da Scaletta ed al consorte Alaimo da Lentini, signore
del castello, dei quali viene narrata la triste reclusione permanente a causa
della ribellione contro Pietro III d’Aragona. Nel 1297 l'edificio venne
rafforzato per volere di Ruggero Lauria. Il Castello fu anche dimora dei Lancia
di Brolo. Federico Lancia, nella bibliografia dei Lancia, riferendosi a
Girolamo I, detto il Valenti, nell’anno 1513, così cita:
Ei
soggiornava in Brolo, ma nell’està villeggiava in Ficarra, nel castello che
sorge sul culmine meridionale del colle. Dal 1600 in poi il castello
divenne la residenza ufficiale dei Lancia che investirono nello sviluppo del
paese con la costruzione di fabbriche di seta, dando a tutta la cittadinanza
anni di benessere. Da allora il complesso subì una prima trasformazione nel
Cinquecento, aumentando la difesa contro le armi da fuoco e tra il XVII ed il
XVIII secolo fu tramutato in carcere e descritto con le attuali sembianze. Tra
l'altro sembra fosse uno delle prigioni più temute: per capire quanto, basta
osservare le dimensioni di alcune celle (con i tetti bassi, i letti in muratura
e la completa assenza di luce), tanto anguste ed inadeguate da non consentire
ai prigionieri la posizione eretta incastonandoli nel buio profondo. Le volte
di copertura sostengono il terrazzo superiore anticamente merlato e con i resti
di due torrette: una sul lato sud e una sul lato nord. La sua pianta quadrata
presenta un ingresso rivolto a nord sormontato da un portale cinquecentesco in
pietra arenaria che dà accesso ad un cortile interno, anch'esso quadrato, con
il quale si raccorda tramite un atrio semicircolare. Il cortile è munito di
cisterna. Gli ambienti interni, di forme geometriche regolari, hanno tutti gli
affacci rivolti verso questo cortile, infatti le mura esterne si presentano senza
alcuna apertura, in obbedienza presumibilmente, ad esigenze difensive. La
struttura è inserita in un tessuto prettamente medievale di antiche case a
castello, addossate le une sulle altre che si affacciano su vie strettissime,
ed a essa si accede tramite un angusta scalinata in pietra squadrata. Quasi
sotto la fortezza si trova il palazzo baronale Milio-Ficarra, edificato alla
fine dell’ottocento dalla famiglia Milio, che lo abitò sino al 1980.
Rappresenta un tipico esempio di costruzione ottocentesca, prettamente
nobiliare, una sorta di derivazione residenziale del sovrastante castello. Risulta
costituito da un piano terra, un primo piano, ove trovano posto i locali di
ricevimento con annesso giardino, un piano ammezzato, destinato ad ospitare le
cosiddette “monache di cerca”, un piano secondo con camere da letto. Tutti i
locali risultano coperti da volte dipinte con motivi floreali, finte
architetture, figure e paesaggi inseriti in medaglioni e vele, decorati con
stucchi in gesso. Le maggiori trasformazioni dell’originario organismo si sono
verificate, presumibilmente, intorno agli anni cinquanta, in occasione delle
nozze di Francesco Ficarra. Attualmente il palazzo, di proprietà del Comune
dopo un intervento di restauro, viene utilizzato per convegni e manifestazioni
culturali. Ospita la biblioteca comunale, il centro sociale e un interessante
museo del poeta Lucio Piccolo. Dopo l'acquisto nel 1974, il castello è tuttora
proprietà comunale. Ecco dove trovare una bella foto in primo piano: http://www.vivasicilia.com/itinerari-viaggi-vacanze-sicilia/castelli-in-sicilia/castello-di-ficarra.html
Fonti:
http://www.intornoamessina.it/articoli/9/ficarra/2/,
http://www.messinaweb.eu/territorio/i-castelli/item/645-il-castello-di-ficarra.html,
testo di Vincenzo Avena su
http://www.santuarioficarra.it/index.asp?id=docs&item=it_docs_sc_11,
http://www.prolocoficarra.it,
http://www.castelli-sicilia.com/links.asp?CatId=196
Foto: da http://www.unioneterradeilancia.gov.it/beni_architettonici.php e da
http://www.intornoamessina.it/articoli/9/ficarra/2/
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