GUBBIO (PG) – Castello di Baccaresca
Su una collina tra Fossato di Vico e Branca in mezzo ad
alberi secolari, sorge questo castello ben conservato con ampi saloni decorati
e camini rinascimentali, cantine e cappella, attorniato da un’azienda agricola.
Si presenta con un lungo corpo a tre piani con torre angolare merlata alla
guelfa. Per avere un quadro completo delle vicende che hanno accompagnato la
storia di Baccaresca,
bisogna partire dal lontano secolo VIII-IX quando il castello
aveva il compito di difendere queste verdi vallate. Il territorio conteso dalle
nuove popolazioni venute dal nord era compreso nei possedimenti bizantini che continuavano ad assicurare i
collegamenti tra Roma e Ravenna. Infatti probabilmente Baccaresca, accanto alle
vicine Scheggia e Fossato di Vico faceva parte di un'antica arteria stradale,
il cosiddetto "Corridoio Bizantino", secondario rispetto alla
più transitata via Flaminia. I primi documenti che si riferiscono al Castello
risalgono alla seconda metà del 1300, quando Gubbio era ormai sotto la signoria
dei Duchi d'Urbino. Dal 1383 al 1433 diversi castellani lo custodirono: Nicolaus
Sforzolini (1389-90), Paulus Angelelli (1390-91), Antonio di Alessandro Massoli
(1406), Bartholomeus Benedicti (1416-17), Anthonius ser Case (1417), ser
Francichinus de Fabriano (1427), Nanni de Vico (1431) e Baldus Nicholay (1433).
Fu feudo di Pietro della Branca nel 1394. Nel 1396 il Comune di Gubbio, versa a
Ludovico, figlio di Nicolaus, la somma di due fiorini d’oro per le spese di
mantenimento del padre tenuto nelle carceri di Arezzo per “rappresaglia”. Il 3
ottobre 1406 il Luogotenente del Conte Antonio lo consegnò ufficialmente ad
Anthonius Alessadri Massoli de Eug., rappresentante di Corraduccio di Corrado
della Branca. Alla morte di Corraduccio, il patrimonio passò alle figlie Sancia
e Francesca, la prima sposata a Carlo Gabrielli e la seconda al Conte Ugolino
delle Bande. Nel 1416 Francesca cedette la metà del feudo di Baccaresca a Carlo
Gabrielli - valoroso duce delle milizie eugubine sollevate a favore di
Francesco Maria I della Rovere duca d’Urbino (1508-38) contro Leone X (1513-21)
- trasferendosi ad Urbino. Da Gubbio egli respinse l’esercito pontificio
guidato da Giampaolo e Gentile Baglioni. Per le sue capacità militari divenne
colonnello dei veneziani sotto il comando dello stesso Della Rovere nella
guerra di Lombardia contro Francesco I di Valois-Angoulême (1494-1547), re di
Francia, e respinse le truppe francesi dalla rocca di Cremona. Elevato al grado
di generale nel 1524, morì poco dopo per una ferita alla coscia riportata
durante l’assalto di Garlasco. Il castello di Baccaresca passò, quindi, agli
eredi. I Gabrielli
mantennero il possesso del castello fino al 1787, anno in cui si estinse questa
antica e prestigiosa famiglia. Il 17 dicembre 1459 Gabriele, Filippo e Antonio,
figli di Carlo di Ludovico Gabrielli, si divisero i beni di questo castello con
le case, il palazzo e il molino. Il 10 aprile del 1576, i conti Carlo,
Francesco, Gabriele e Bartolomeo Gabrielli nati dall'unione tra Girolamo di
Carlo di Federico Gabrielli e da Paola Ghislieri da Jesi ricevettero
l'infeudazione della tenuta da parte di Francesco Maria II della Rovere. L'atto
d'investitura fu eseguito nel Palazzo ducale di Pesaro. Con il passaggio della
tenuta ai Gabrielli il castello assunse la nuova veste di residenza signorile. Nel
1618 era contea di Francesco Maria Gabrielli quando un contadino sospettato di
banditismo, tale Marco Moriconi, si rivolse a lui per implorare la grazia
evitando il patibolo. Verso la metà del 1700 il castello apparteneva ai conti
Girolamo e Pietro Stanislao. Nel 1787 il vescovo di Gubbio, Ottavio Angelelli
comprò la tenuta per la Mensa Vescovile dalla Marchesa Anna Gabrielli vedova
Vicentini, adibendola a residenza estiva. Con l'unità d'Italia, nel 1861 i beni
passarono al demanio e poi, dal 1872 ad oggi, nelle mani di alcuni privati. Nel
1872 fu di proprietà del Cavalier Degola, nel 1882 del Cavalier Benza di Genova;
alla fine dell'800 al Cavalier del Lavoro Giuseppe Agostinelli, nel 1939
all'avvocato Gioannini di Torino, nel 1968 ad una signora americana, poi al
Conte Mario Bosca di Roveto, all'ingegnere Talenti, ai signori Zanzi Berretta,
alla Lloyd adriatico ed infine agli attuali proprietari i fratelli Riziero e
Fabrizio Giovi. Nella cappella del castello, ancora oggi consacrata, si
celebrarono nel 1968 le nozze tra Monica Bosca, figlia di Mario dei conti di
Roveto, e Ascanio Sforza Cesarini, nato nel 1944, figlio di Mario Bosio e
Virginia Lotteringhi della Stufa. Dall’unione nacquero Polissena (1969),
Drusiana (1971), Vittoria (1972) e Muzio (1973). Gli sposi, poi, offrirono il
banchetto nunziale nel castello di Torre dei Calzolari, sempre di loro
proprietà. Nel 1993 è stato acquistato dagli attuali proprietari che, dopo
un’intelligente opera di restauro, l’hanno destinato a struttura ricettiva. Ecco
il sito web ufficiale: Sito web: http://www.relaisgubbio.com
Fonti: http://www.tenutabaccaresca.com,
http://gubbio.infoaltaumbria.it,
testo di Daniele Amoni su http://www.mondimedievali.net
Foto: da http://www.mondimedievali.net e da www.matrimonio.com
Nessun commento:
Posta un commento