SAN MARTINO VALLE CAUDINA (AV) - Castello Pignatelli-della Leonessa
di Mimmo Ciurlia
Fu edificato su di un colle
di particolare importanza strategica, in epoca longobarda, probabilmente
nella prima metà del IX secolo, vista l'esistenza di un documento
risalente all'anno 837 in cui si accenna alla presenza in San Martino di
un fortilizio e di un monastero. Nel 1347 Caterina de Baucio (del Balzo) vendette il Castello a Giovanni Cantelmo (Giovanni della Leonessa). Il
cognome fu man mano trasformato da della Lagonière (la famiglia venne
in Italia al seguito di Carlo d'Angiò) a della Lagonessa e infine in
della Leonessa. La discendenza della famiglia della Leonessa continuò
fino al 1797 con Giuseppe Maria, Principe di Sepino e duca di San
Martino. Estinto il ramo maschile all'inizio del XIX secolo, il titolo
passò per filiazione femminile ai Ruffo e con Carolina Ruffo ai
Pignatelli di Monteroduni, Alfonso Pignatelli della Leonessa
(1825-1929). Si tratta dello stesso titolo
conservato fino ad oggi dal Duca Giovanni Pignatelli della Leonessa
attuale proprietario dell'imponente castello. Ristrutturato più
volte durante il periodo di dominazione normanno-sveva, l'edificio
conserva ancora oggi l'originaria fisionomia di fortezza medievale. Sono
evidenti gran parte delle opere difensive quali le mura merlate, le
torrette di guardia ed i camminamenti; ed ancora sulla seconda porta il
ballatoio coperto e protetto sul davanti per il lancio di pietre e
dardi, sulla terza vuoto per la saracinesca. Si conservano a tutt'oggi la cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, le prigioni, le garitte e l'oratorio interno. Interessante è la costruzione del muro esterno che raggiunge i cinque metri di spessore. Abbandonato
nell'800, ridotto quasi a un rudere con la demolizione nel 1908 del
piano superiore del "Mastio", nonché dell'ala sud per "pericolo
incombente", è stato restaurato e reso di nuovo abitabile dagli attuali proprietari. Il castello, situato ad una quota di circa 400m,
è raggiungibile da una ripida stradina che raggiunge la prima porta.
Una strada lastricata in pietre conduce al secondo ingresso del
complesso fortificato, costituito da un portale realizzato in blocchi
lapidei con sistema archivoltato. Attraverso il portale si giunge in un
suggestivo cortile d'armi. Sulla destra è invece l'entrata della
cappella gentilizia riconsacrata il 18 ottobre 1706 dal cardinale Orsini
(futuro papa Benedetto XIII). La costruzione ha pianta quasi
rettangolare e mostra nelle pareti esterne un lieve basamento scarpato. A
pochi metri dalla cappella, un breve androne conduce, attraverso una
tipica scala a gradoni in pietra atti al percorrimento a cavallo, al
cortile centrale della dimora Pignatelli, a pianta quadrilatera,
dominato da un'ampia scala esterna in pietra a doppia rampa, da cui si
raggiungono le stanze residenziali del piano superiore tuttora abitate e
provviste
di camini. Sul lato Nord-Est del cortile si affacciano gli ambienti del
"palazzo" a due piani interni. Al piano superiore troviamo il salone
più grande del castello con pavimentazione lignea e con soffitto a volte
ogivali e a crociera. La grande sala è ricca di decorazioni e affreschi
parietali dei secoli XVII-XVIII raffiguranti scene relative ad episodi
storici rilevanti per la casata della Leonessa. Sulla porta orientale
sono rappresentati Carlo III di Durazzo ed il capitano Carlo della
Leonessa; sulla parete Ovest re Carlo d'Angiò e Guglielmo della Marra e
sulla parete Nord il maresciallo del regno Giovanni della Leonessa e
sulla parete sud il re Alfonso d'Aragona con Giacomo della Leonessa.
Le volte sono invece decorate da affreschi con fregi, armi d'epoca,
stendardi e motivi fitoformi. Detto salone comunica con un'interessante
sala cassettonata, attualmente sala da pranzo, la cui copertura rivela
negli angoli l'antica struttura muraria a
crociera. Il ribassamento delle antiche volte, effettuato nel 700,
serviva a rendere più abitabili gli ambienti e a raddoppiare gli spazi.
Attigua al cortile è infine la torre-mastio dell'antica fortezza, in
parte demolita nella seconda metà del secolo scorso. La torre, a pianta
quadrata, è a tre piani interni sovrapposti. Sotto il livello del primo
piano si apre un ambiente, a cui si accede attraverso una porta lignea
con grata in ferro, privo di finestre ed adibito a prigione. Si
racconta che un tempo la giovane e bella duchessa che vi abitava
trascorresse nella tristezza le sue giornate per il fatto che al di qua
delle mura non c'era che terra arida e brulla, pressoché una pietraia,
dove non attecchiva una pianta né un fiore. Fu così che le donne del
paese per consolarla e farle tornare il sorriso trasportarono per giorni
e giorni sulla loro testa grandi gerle di terra fino a riempire la
pietraia che divenne così
un
meraviglioso giardino dove ancor oggi crescono fiori, piante ed alberi
da frutta.
Fonti:
http://www.castellidirpinia.com/sanmartino_it.html
http://www.mondimedievali.net/castelli/Campania/avellino/sanmartino.htm
http://www.terredicampania.it/museo-dei-castelli/i-castelli/dettagli/212-san-martino-valle-caudina-castello-pignatelli-della-leonessa.html
http://www.vallecaudina.net/comuni/san_martino_vc
http://www.prolocosmvc.it/chi-siamo/item/258-san-martino-valle-caudina.html
http://www.canino.info/inserti/antropologia/giacco/index2.htm
http://www.irpinia.info/sito/towns/smartinovcaudina/castello.htm
http://www.mondimedievali.net/castelli/Campania/avellino/sanmartino.htm
http://www.terredicampania.it/museo-dei-castelli/i-castelli/dettagli/212-san-martino-valle-caudina-castello-pignatelli-della-leonessa.html
http://www.vallecaudina.net/comuni/san_martino_vc
http://www.prolocosmvc.it/chi-siamo/item/258-san-martino-valle-caudina.html
http://www.canino.info/inserti/antropologia/giacco/index2.htm
http://www.irpinia.info/sito/towns/smartinovcaudina/castello.htm
Foto: da http://mw2.google.com/mw-panoramio/photos/medium/5266967.jpg e una cartolina della mia collezione
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