lunedì 13 agosto 2018

Il castello di martedì 14 agosto



MASCALUCIA (CT) – Fortezza del Grifo in contrada Ombra

L’unica fonte che testimonia l’antichità dell’edificio è uno scritto sul monte Etna, “Il Mongibello”, opera di un tale Don Pietro Carrera, il quale, descrivendo dell’eruzione del 1573, narra di una colata lavica che giunse “infino alla Torre di Grifo”. "L'Undici di Maggio 1537 giorno di Venerdì fu fatta in Mongibello un'altra cruenta nel luogo dimandato le Fontanelle sotto il Monte, che dicono la schiena dell'Asino presso il Zaccano del Rizzo; vicino a quella si apersero più buchi; i quali tutti somministravan fuoco. Dall'una parte l'incendio trascorse infino a Santo Antonio, dall'altra infino alla torre di grifo". Il Mongibello (1636 pag. 123). Nessun altro elemento fornisce notizie utili al fine di poter datare con maggiore precisone i ruderi della piccola fortezza, certamente edificata prima della seconda metà del XVI secolo. I ruderi della fortezza del Grifo sorgono presso contrada “Ombra” (lungo la strada Pedara – Massannunziata), su uno fra i tanti affioramenti di roccia lavica presenti nelle plaghe etnee tra Trecastagni, Pedara e Mascalucia. Si tratta di un complesso edilizio composto da una masseria sette/ottocentesca che ingloba antiche strutture ormai in rovina. Limitano la fruizione della fortezza la vegetazione infestante e le numerose proprietà private che circondano per intero il vecchio complesso edilizio. Della struttura turrita oggi rimangono solo alcuni ruderi, la cui tecnica costruttiva si caratterizza per l’utilizzo di pietrame lavico non lavorato, disposto in assise vagamente regolari e legato con malta. La torre possedeva un pian terreno, un primo piano e, forse, un piano terrazzato merlato. Presumibilmente sia il pian terreno, che il secondo piano erano voltati a botte. Il pian terreno poteva svolgere funzioni legate a deposito di derrate alimentari frutto del lavoro agricolo e non lontano una cisterna doveva assicurare agli abitanti un approvvigionamento idrico costante. A causa di successivi stravolgimenti e distruzioni per opera di disastrosi terremoti, non è possibile avere una visione d’insieme più completa dell’intero complesso. In base allo stato attuale degli studi è possibile solo ipotizzare l’assimilazione del complesso di Torre dell’Ombra ad antica fortezza rurale, sorta soprattutto per il controllo della campagna circostante. Non si trascuri, comunque, il possibile contatto visivo tra questa torre e il “Forte del mulino a vento”, sito su di un poggio che domina il vicino paese di Trecastagni. E’ probabile che la Fortezza del Grifo fosse una torre granaio, edificata per stipare temporaneamente i prodotti agricoli e tenere sotto controllo le attività della zona, similmente alle torri dell’Acquafredda presso Mojo Alcantara e di Albospino, non lontano da Raddusa. Altri link suggeriti: https://www.etnanatura.it/sentieri.php?nome=Torre_del_Grifo (diverse foto dei ruderi rimasti), http://www.it9vce.it/images/IT9BUW/IT9BUW_CT044.jpg (foto), https://www.youtube.com/watch?v=4QdDATQbMww (video di ciuridda channel).

Fonti: http://www.medioevosicilia.eu/markIII/fortezza-del-grifo-o-torre-ombra/, testo di Salvo Nicotra su https://www.etnanatura.it/sentieri.php?nome=Torre_del_Grifo, testo di Giuseppe Tropea su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Sicilia/catania/mascalucia.htm

Foto: la prima è di Salvo Nicotra su https://www.etnanatura.it/sentieri.php?nome=Torre_del_Grifo, la seconda è di Maria Regina Betti su https://mascaluciadoc.org/tag/torre-del-grifo/

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