ROCCA SAN CASCIANO (FC) – Castellaccio
Probabilmente di origine romana, l'abitato risulta comunque documentato fin dagli anni 884 e 1031.
L'edificio più antico conosciuto risulta essere una Pieve romanica edificata probabilmente sui resti di un edificio pagano, attorno alla Pieve esistevano solo case sparse. Dal 1000 al 1382 fu sotto il dominio del Vescovo di Forlimpopoli che possedeva diversi poderi nei dintorni della Pieve. Il paese di Rocca San Casciano, fino al XII secolo, viene indicato come "Pieve di San Cassiano in Casatico", dove quest'ultimo termine indicava il fiume oggi denominato Montone. Solo nel 1197 in un documento si registra per la prima volta l'espressione Castrum Roche Sancti Cassiani in Casatico, ovviamente, ciò porta a presupporre l'esistenza di un castello riconducibile a quello attualmente riconosciuto come Castellaccio, edificato intorno all'anno mille (XI sec.) probabilmente per volere dei Conti Calboli di Calbola, che avevano il castello principale a Calboli (fra Rocca San Casciano, Dovadola e Predappio). Nel 1200 sorsero le prime abitazioni organizzate e i borghi. Dal 1278 venne integrata nella "provincia di Romagna vicariato delle fiumane" che comprende le vallate del Montone, Rabbi e Ronco. E' nel 1350 che fu posta sotto il dominio dei conti Guidi di Dovadola, e pochi anni dopo della potente famiglia dei Calboli che nel 1381 fecero atto di sottomissione a Firenze. Nel 1412 si dotò di propri statuti, e nel 1424 venne conquistata dai Visconti che la affidarono nel 1435 agli Ordelaffi. Riconquistata da Firenze nel 1436, a parte la breve dominazione Francese del 1800, nei secoli successivi la cittadina continuò a gravitare sotto Firenze, facendo poi parte di quella provincia anche con l'annessione al Regno d'Italia. Fu aggregata alla provincia di Forlì nel 1923. Dal 1600 ad oggi, il castello avendo perso i requisiti politici e sociali di un tempo, subì un lento ed inesorabile degrado fino ad essere oggetto di continui crolli che lo hanno ridotto drasticamente nelle dimensioni e nello sviluppo murario (in particolare quello dovuto al terremoto del 1661). Attualmente dell'ampia costruzione originaria rimangono solamente la sua robusta torre alta circa 15 metri (maschio del castello), simbolo del paese stesso, ed alcuni tratti della cinta muraria. La torre è stata restaurata parzialemnte nell'anno 2015 con un primo lotto di lavori di importo complessivo di euro 100.000. I vani adiacenti versano in uno stato di degrado, il solaio di copertura e le murature perimetrali risultano essere interessate da crolli parziali e da rilevanti fessurazioni. Il Castellaccio, divenuto pubblico in questi ultimi anni, non è al momento fruibile. Lo sarà al termine del secondo lotto di lavori di restauro. Ancora nei primi anni del dopoguerra i cunicoli sotterranei e le segrete della costruzione, in buona parte crollata a causa degli smottamenti circostanti, erano perfettamente percorribili. Altri link interessanti: http://www.forlitoday.it/cronaca/il-castellaccio-di-rocca-e-pubblico-il-tar-da-ragione-al-comune.html, http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=7871&pagina=3, https://www.youtube.com/watch?v=GE3yhRij4bY (video di Gianfranco Pavonio sul paese di Rocca San Casciano con qualche immagine del Castellaccio)
Fonti: https://www.appenninoromagnolo.it/comuni/roccasc_storia.asp, http://artbonus.gov.it/116-9-il-castellaccio.html, http://www.turismoforlivese.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=4627,
Foto: la prima è del mio amico e “inviato speciale” Claudio Vagaggini, scattata lo scorso 12 agosto, mentre la seconda è presa da http://www.hotel-r.net/it/il-castellaccio
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