venerdì 10 agosto 2018

Il castello di sabato 11 agosto



CONFIGNI (RI) – Castello Orsini

Il castello di Configni fu fondato, probabilmente nel X secolo, in un sito di confine, come attesta lo stesso toponimo, tra il comitato di Sabina e quello di Narni, nel quale era incluso. La prima notizia che lo riguarda compare nel 1027, quando Susanna, figlia di Landolfo, con il consenso del marito Attone, lo donò a Farfa. Dopo questa data il castello non compare più tra le carte farfensi, si deve ritenere pertanto che il monastero lo abbia alienato o locato non molto tempo dopo. Da notare che, nel 1036 nel territorio di Configni, Susanna, figlia del defunto Berlengario e nonna del monaco Gregorio da Catino, il ben noto cronista farfense, aveva acquistato un terreno vignato dal nobiluomo Guinizone. Nella seconda metà del XII secolo, Configni era soggetto allo stato della Chiesa e doveva corrispondere come censo annuo 50 soldi, più altri 6 da versare ai collettori. Agli inizi del Duecento il castello si era sottomesso al comune di Narni e doveva offrire per la festa di s. Giovenale, patrono della città, un cero del peso di due libbre, secondo quanto riporta un privilegio emanato da papa Gregorio IX nel 1227. Il 27 gennaio del 1277 nella loggia del palazzo comunale di Narni gli uomini del castello di Configni rinnovarono il loro giuramento di fedeltà e di vassallaggio, per loro e per i loro discendenti, al comune narnese. Nel 1401 papa Bonifacio IX scorporò dal contado di Narni Configni e ne nominò signore il fratello Andrea Tomacelli, che lo detenne per non molto tempo. Il 4 dicembre del 1411, papa Giovanni XXIII concesse in feudo a Francesco Orsini i castelli di Configni e di Lùgnola in cambio di un censo annuo di un falchetto da caccia. Nel 1433 i due castelli furono compresi in una riorganizzazione ed in una nuova suddivisione di tutti i beni che gli Orsini possedevano in Sabina. In questo stesso anno gli uomini del castello dovettero inviare sette soldati a piedi bene armati ad Otricoli per contribuire a formare l'esercito pontificio. I due castelli rimasero in possesso di Francesco Orsini che nel 1452 vide convertito il suo censo annuo di un astore in una libbra di argento, mentre nello stesso periodo scoppiò una controversia confinaria con Lùgnola. Alla morte di Francesco, i due castelli furono ereditati dall'arcivescovo di Taranto Marino e dai suoi fratelli, mentre il censo fu ancora convertito in 8 fiorini di camera. Nel 1481 il censo fu corrisposto da Raimondo Orsini, conte di Gravina, nel 1489 da Francesco Orsini, nel 1510 da Ferdinando Orsini, duca di Gravina, nel 1525 da Giovanni Antonio Orsini, duca di Gravina, che, nel 1538, aggiunse ai due castelli anche San Gemini. Per breve tempo, dal 1603 al 1609, Configni entrò in possesso di Paolo Emilio Cesi, marchese di Riano, per tornare nel 1609 sotto il dominio di Giovanni Antonio Orsini, conte di Nerola, duca di San Gemini e principe di Scandriglia. Agli inizi del Settecento passò sotto il governo di Spoleto, per tornare poi sotto il governo distrettuale di Poggio Mirteto nel 1817, governatorato di Calvi, al quale era appodiato, con una popolazione, insieme a Lùgnola, di 551 abitanti. Il governatorato di Calvi fu successivamente riorganizzato con la retrocessione di Calvi a comune compreso nella provincia di Spoleto e nel governo di Narni, mentre al suo posto fu Magliano a divenire sede di governo nel 1847. Del maniero oggi è possibile visitare solo i resti delle torri e delle mura di difesa. Altri link suggeriti: http://www.tesoridellazio.it/tesori/configni-ri-castello/, http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=8207

Fonti: http://www.comune.configni.ri.it/, http://lazionauta.it/2015/05/configni/

Foto: la prima l’ho scattata io ieri durante la gita in Sabina, mentre la seconda è presa da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-configni-rieti/ (link da visitare per trovare altre interessanti vedute)

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