PALATA (CB) – Palazzo Ducale
Il nome del comune trae origine dalla propria contrada
rustica, comunemente chiamata “Palatella”. Lo stemma porta nel campo due pali,
incrociati come una Croce di S. Andrea, e probabilmente sta ad indicare gli
abbondanti raccolti e la fertilità dei campi di Palata. La struttura
urbanistica di Palata vecchia è di origine longobarda come si evince dalla forma
tondeggiante, che si stringe a spirale sul colle. Il primo feudatario noto di
Palata fu Roberto della Rocca, intorno al XII secolo. Nel 1269, all’inizio del
periodo angioino, metà del territorio di Palata divenne proprietà di Francesco
Della Posta. In seguito, nel 1315, il feudo passò al conte di Gravina; quando
costui morì nel 1354, a causa della mancanza di un erede, passò al demanio. La
famiglia Ionata riprese il feudo, ma già nella prima metà del XVI secolo
l’odierna Palata era intestata a Giovanni Orsini, al quale però furono
confiscati i beni dal viceré di Napoli. Questi assegnò Palata metà a Clemente a’Socar,
metà ad Alvaro di Brancamonte. A Clemente a’ Socar successe il figlio Giuda,
che prese il possesso di tutto il feudo. Nella prima metà del XVII secolo,
però, la potente famiglia Toraldo prese il controllo di Palata. Nel 1646 il
feudo passò alla famiglia degli Azlor Pallavicini che lo tenne fino
all’eversione della feudalità. Tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI,
gran parte del basso Molise fu interessato dalla migrazione delle popolazioni
slave (serbo-croate) in fuga dalle loro terre sotto l’oppressione dei Turchi
che volevano condurli in schiavitù e piegarli all’islamismo. Una parte di essi
si stabilì tra Acquaviva Collecroce, Montemitro, San Felice e Palata, creando colonie.
Il Palazzo Ducale, posto davanti alla chiesa parrocchiale e alla Piazza del
Popolo, è anche detto Imperiale, a ricordo della sua origine medievale. Anche
la sua comparsa nei documenti storici con la data 1066, conferma questa tesi. In
quel periodo infatti fu eretta una torre mozza accanto alla quale poi si
sviluppò la struttura dell’attuale palazzo. Roberto della Rocca, primo feudatario
di Palata, partecipò con cento palatesi alla terza crociata (anno 1187). Sugli
architravi delle porte e finestre del palazzo è impresso il simbolo dei
templari, mentre sul boccaglio di una antica cisterna, ora sepolta e posta al
centro dell’edificio, era impressa l’effige del primo possessore del paese. Nel
corso dei secoli più volte Palata rimase disabitata anche per i numerosi
saccheggi e distruzioni, nonche per le epidemie di peste. Molto suggestivo è
attraversare il borgo antico, che era circondato da gallerie sotterranee con
vasti cunicoli, tutti riallacciati alle abitazioni corrispondenti. Questi erano
i rifugi in caso di emergenza durante le scorrerie dei pirati e dei briganti
che infestavano la zona.
Fonti: http://www.amicomol.com/palata.html, http://www.comune.palata.cb.it/include/mostra_foto_allegato.php?servizio_egov=sa&idtesto=14&&nodo=nodo2
Foto: da www.betterproperty.it
e da www.mondimedievali.net
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