GATTINARA (VC) - Torre delle Castelle
Simbolo della città, la massiccia costruzione, che dall’alto della collina
domina Gattinara, è la parte più evidente di un importante complesso
fortificato medievale, comprendente anche il castello di San Lorenzo, che
muniva in origine le sommità di questa collina e di quella accanto, entrambe
oggi occupate da pregiati vigneti. Analisi accurate dei materiali hanno
rivelato che la Torre risale all’XI secolo, mentre le cortine in muratura che
la circondano furono innalzate durante l’occupazione viscontea nel XIV secolo.
Verso il 1250 fu verosimilmente effettuato un radicale restauro, che conferì
alla costruzione l’aspetto attuale. Risalgono al XII-XIII secolo le prime
attestazioni documentarie di tale sistema fortificato, costituito pertanto da
due recinti in muratura (le Castelle, appunto), occupati da costruzioni tra le
quali svettava la torre; sul pianoro compreso tra le due fortificazioni sorgeva
inoltre la chiesa di S. Giovanni alle Castelle, già regolarmente officiata nel
1217. Restano ignoti i motivi che spinsero alla costruzione di un tale sistema
di presidio della zona, iniziativa strategica che è comunque da ricollegarsi ad
una committenza di alto livello. La torre delle Castelle è stata purtroppo a
lungo sottovalutata dagli studi, anche recenti, e non correttamente
interpretata, insieme con le evidenti strutture che l'affiancano e che ne fanno
uno dei più interessanti e complessi siti fortificati del vercellese. Il
Cenisio ne scrisse raccogliendo leggende e fantasie (Cenisio 1957, p. 20),
l'Ordano ne sottolineò l'interesse e propose la datazione della costruzione al
XIII secolo, inserendola nel sistema di fortificazioni gattinarese (Ordano
1966). Successivamente tale indirizzo venne ripreso dal Conti e dall'Avonto
(Conti 1977, p. 49; Avonto 1980, p. 111). L'inquadramento cronologico del sito
venne poi rivisto ed aggiornato dall'Ordano, che rilevò la possibilità di un
abbandono del castello nel XIII secolo (Ordano 1985, p. 135). Le notizie
storiche sulla fortificazione, purtroppo scarse, sono state recentemente
ordinate dal Ferretti (Ferretti Reffo 1990, p. 86 sgg.) in occasione della
campagna di rilevamento della torre che ha permesso di effettuare campionature
di materiali per la datazione alla termoluminescenza del manufatto, fatta
risalire, con tale metodo, al secolo XI. Nel 1215 abitava alle Castelle
Robaldo, figlio di Florio, miles legato ai Biandrate, nel 1233 lo stesso
Robaldo stipulò un atto rogato presso la chiesa di S. Giovanni inter duo castra
de Gatinaria. Nel 1281 appare la citazione juribus in domibus castrorum
Gatinarie et advocacia ecclesie sancti Johannis que est in medio castrorum
Gatinarie, dalla quale si ricava che la località doveva essere ancora abitata e
efficiente. Solo nel corso del secolo XV le Castelle sarebbero state
abbandonate (Ferretti Reffo 1990, p. 90). Non è quindi ancora ben chiaro chi
sia il costruttore del complesso, ma il Ferretti ritiene possa trattarsi di una
costruzione militare di portata regionale, non certo dovuta all'iniziativa di
un vassallo locale. Quanto resta oggi del castello è sufficiente a fornire una
immagine planimetrica generale, che sottolinea la particolarità dell'impianto
gèmino. Situato sull'altipiano a forma di occhiale che ha una superficie di
circa 8.000 mq, il castello è composto da due distinti recinti, di ampiezza
pressoché equivalente. Lungo il lato settentrionale del recinto sud si innalza
la torre con ingresso elevato. E' ipotizzabile che l'area compresa fra i due
recinti fosse in qualche modo protetta e contenesse, oltre alla chiesa, qualche
edificio; non esistono tuttavia documenti, né tracce materiali che ne diano
conferma. Probabilmente la residenza signorile, se vi fu, è da collocarsi
presso la torre, all'interno del recinto meridionale.
Fonti: http://www.comune.gattinara.vc.it, http://it.wikipedia.org, http://www.archeovercelli.it
Nessun commento:
Posta un commento