MARTA (VT) – Castell’Araldo
Castell’Araldo o Castellaraldo è situato in una posizione
strategica, sulla riva sinistra del fiume Marta lungo la strada che collegava
il lago di Bolsena con Tuscania e poi con Tarquinia e il Mar Tirreno. Guardando
meglio la posizione di questo importante sito templare della Tuscia si può
affermare che era situato in una posizione di grande importanza per il
controllo della zona e dei traffici prooprio tra l’antica via Aurelia e la via
Cassia. Secondo molti studiosi è un castello edificato dai templari o perlomeno
non risultano atti scritti precedenti al 1255 quando viene citato il sito come
precettorio templare governato dal Precettore F. Bencivenni da Assisi. Altri
documenti del 1298 citano il precettore di Castell’Araldo come partecipante a
Montefiascone al Parlamento dei rappresentanti dei Comuni, degli abati dei
monasteri e dei feudatari del Patrimonio di Tuscia. Quando iniziò l’inchiesta
sui templari nel 1309 tre frati ”servientes” di Castell’Araldo furono
inquisiti. Nel 1312 passò all’Ordine di San Giovanni in Gerusalemme dopo la
bolla di Clemente V, ma i Di Vico si opposero strenuamente e la zona fu oggetto
di lotte continue, violenze, devastazioni quando anche Marta fu presa da
Giovanni di Vico nel 1351. Il castello fu più volte
distrutto e riedificato. Nel corso dei secoli il suo stato non fu ottimale, il
risultato di guerre e lotte portò alla sua decadenza, fino ad arrivare alla
completa rovina. Passò sotto molte mani e per l’estensione della sua tenuta fu
utilizzato per le semine di cereali e pastorizia. Verso la fine del XIV
secolo Castell’Araldo viene descritta come “mansio” degli Ospitalieri ma durò
poco già nel 1404 aveva nuovi feudatari…Nel 1421 figura tra i possedimenti di
Angelo Lavello detto Tartaglia concessi da Martino V insieme a Toscanella
(odierna Tuscania). Oggi il sito è costituito dai
resti del complesso del castello e dalla piccola chiesa annessa, dedicata a
Santa Maria delle Grazie. Quale era il suo utilizzo e cosa avveniva al suo
interno? Molto semplicemente all’interno delle proprietà del castello si
svolgeva la vita quotidiana dei Templari, una vita dedita alla preghiera e non
solo. Si occupavano di agricoltura; pesca nel sottostante fiume; al commercio;
all’allevamento del bestiame, vicino al fiume vi sono ancora i resti delle
fondamenta di una grande macelleria, poco distante dalla piccola chiesa. Mentre
il castello era oramai distrutto, la chiesa fu restaurata e continuata ad
essere utilizzata. Nell’800 le mutate e ridotte condizioni economiche delle
produzioni, portarono alla cessione delle terre al comune di Marta. La piccola
chiesa di Santa Maria delle Grazie venne officiata fino ai primi anni ’60 del
XX° Sec. dove la popolazione martana si recava due volte l’anno (maggio e
settembre) in pellegrinaggio. La chiesa di Santa Maria delle Grazie, da poco è
tornata a vivere un nuovo capitolo della sua lunga storia, grazie un recente
restauro che l’ha riportata al suo antico splendore. Attualmente è
utilizzata dai Cavalieri della Commenda che vi si riuniscono per feste e
cerimonie di investitura Cavalleresca di Scudieri e Cavalieri dell’Ordine, alla
presenza di autorità e cittadini. Grazie ai Cavalieri dell’O.S.M.T.H.
presenti in loco e la sinergia nata con il comune di Marta, abbiamo la massima
valorizzazione di questo sito. L’Ordine detiene infatti obiettivi culturali ben
specifici. Per quanto riguarda i rituali c’è da notare che non trattano un vero
e proprio momento di rievocazione storica finalizzata ai nostalgici, bensì
rievoca in chiave moderna un’antichissima tradizione che si protrae da mille
anni. Le cerimonie sono ben lontane dagli scenari che siamo abituati a vedere
nei film, pur mantenendo lo stesso sapore e fascino degli antichi rituali
cavallereschi e con una distinta e sobria formalità sacrale. Questo è ciò che
ci viene tramandato e che oggi fa di questi luoghi incantati una preziosissima
e illustre testimonianza del suo passato. Per approfondire su Castell’Araldo
segnalo l’esistenza di un sito ufficiale, dove trovare molte altre
informazioni: http://www.castellaraldo.it
Segnalo inoltre questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=uO8piqWRo3s
Fonti: http://www.tesoridellazio.it, testo di
Laura Tamagni su http://www.radiogiornale.info/2013/01/09/il-sito-templare-di-castellaraldo/
Foto: di Andrea Troscia su http://www.panoramio.com e da www.radiogiornale.info
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