TURI (BA) – Palazzo Marchesale Venusio
Ha origini che risalgono al Medioevo, più precisamente al
periodo del normanno Tommaso da Frassineto (XI-XII sec.), primo dominus di Turi,
e presenta alcuni elementi architettonici risalenti ai tempi di Goffredo,
nipote di Roberto il Guiscardo. È stato sicuramente un castello medievale per
la sua posizione al margine dell'abitato, e per il grande fornice d'accesso
alla piazza interna ed è situato a più di 270 m. sul livello del mare. Il castello
si ampliò con gli Svevi e gli Angioini, ma probabilmente solo con
l'insediamento, nel 1547, del nuovo feudatario Francesco Moles (originario di
Gerona, Spagna), l'edificio dovette assumere le fattezze di una fortezza-palazzo,
con nuove torri e nuovi corpi di fabbrica. Nel 1741, il passaggio del feudo dai
Moles a Ottavio Venusio di Matera (che in seguito fu elevato al titolo di Marchese
da Ferdinando IV di Borbone), comportò una profonda trasformazione dell’edificio
che venne in parte demolito per assumere l'aspetto di fastosa dimora barocca
che ancora oggi possiamo ammirare, con il monumentale ingresso nella bella
piazza cap. Colapietro, le balconate, i finestroni e le artistiche ringhiere. Il
Palazzo Marchesale è costituito da un piano terra, con tracce di epoca normanna
(XI secolo), un primo piano con caratteristiche dell’antico castello baronale
dei Moles (XVI secolo) e un secondo piano che riflette la trasformazione del
castello cinquecentesco nell’attuale palazzo di aspetto barocco, ad opera dei
marchesi Venusio. In questo periodo al piano terra ci dovevano essere le
carceri, la legnaia, le stalle, le cantine, il magazzino, la neviera, un
giardino murato ed un cortile con una scala per accedere al piano superiore
dove si trovavano invece un magazzino con quattro cisterne per conservare
vettovaglie, gli appartamenti, la dispensa ed una libreria. L’edificio ha due
corpi laterali, appena accennati, e un'altra zona basamentale in blocchi di
pietra. Il prospetto su Largo Marchesale, rivestito a bugnato nella parte
inferiore, è caratterizzato, sul corpo centrale, da un lungo balcone su
mensoloni con porte-finestre timpanate. Spicca iI maestoso portale di gusto
napoletano presenta lateralmente delle lesene ruotate in fuori e presentava,
fino a qualche anno addietro, sulla trabeazione uno stemma lapideo araldico dei
Marchesi Venusio in fregio. Il piano nobile presenta ampie finestre aperte su
balconi di stile barocco corredati da ringhiere bombate in ferro battuto. Al
cortile interno, di notevole decoro, si accede da un grande androne. Negli
ultimi anni del '900 la dimora feudale, fatta oggetto di ampi lavori di
restauro, è stata destinata a struttura turistico-alberghiera. Oggi il Palazzo,
che è “Monumento Nazionale”, presta i suoi oltre 3000 mq. di splendidi ambienti
in pietra viva, con volte a botte e a crociera, a ricevimenti, banchetti, congressi,
concerti e manifestazioni culturali di vario genere. Gli spazi esterni, la
corte e il giardino, nelle serate estive, sono ambienti ideali, ad esempio, per
splendidi buffet e aperitivi. Vi è un sito web ufficiale: Sito ufficiale: http://www.palazzomarchesalevenusio.com
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.comune.turi.ba.it (testo di
Giovanni Lerede, del Centro Studi di Storia e Cultura di Turi), http://www.turismo-puglia.eu, http://www.viaggiareinpuglia.it
Foto: la prima è una cartolina postale, la seconda è di wildshark
Raffa su http://www.panoramio.com
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