giovedì 27 febbraio 2014

Il castello di giovedì 27 febbraio






GAIOLE IN CHIANTI (SI) – Castello di Vertine

Il castello, o meglio il "borgo murato", di Vertine sorge alla estrema propaggine nord-orientale del Chianti, a ridosso di una serie di rilievi, detti Monti del Chianti, che costituiscono lo spartiacque con il Valdarno Superiore. Questa zona è particolarmente ricca di castelli in quanto corrisponde al territorio della medievale Lega del Chianti, baluardo Fiorentino ai confini con il territorio di Siena. Vertine faceva parte di una serie di castelli collegati a vista: Meleto, Barbischio, Montegrossi, Brolio. La prima testimonianza sicura su questo borgo risale ad un documento privato del dicembre 1013. Nel 1049 la chiesa, poi monastero, di S. Lorenzo a Coltibuono riceveva in dono, da un tale Pietro di Pietro, una parte del castello e della torre di Vertine, e beni fondiari nella circoscrizione castrense. Possedimenti di famiglie diverse in Vertine e nel suo territorio sono documentati nelle carte di Coltibuono dei secoli XI e XII. Nel 1202 si ha il primo accenno positivo all'insediamento in Vertine dei Ricasoli, che ne furono signori sino in epoca moderna. Alcuni loro esponenti compirono in Vertine (probabilmente con il concorso dei Senesi), nel 1312 e poi ancora nel 1351, atti di violenza e di ribellione all'autorità della Repubblica fiorentina e verso gli altri Ricasoli rimasti fedeli a Firenze, ma si trattò soltanto di episodi che peraltro non scalfirono l'autorità signorile della famiglia. Il castello di Vertine fu all'epoca delle guerre aragonesi (1452-1483) una delle residenze principali dei Ricasoli, allora commissari nel Chianti per la Repubblica, e un centro strategico di importanza primaria. Grazie ad una serie di circostanze non fu quasi mai al centro di eventi bellici come assedi o saccheggi, di conseguenza è giunto a noi senza tracce delle distruzioni/ricostruzioni che hanno portato allo snaturamento di molti altri borghi medievali. Verso la metà del '500 si ha notizia di lavori di restauro e potenziamento alle mura e alle porte. Il castello, di forma approssimativamente ovale, conserva ancora quasi tutte le costruzioni originarie, disposte attorno ad un anello interno di strade e di slarghi, oltre a molti resti delle fortificazioni. Anzitutto il bellissimo torrione-cassero, accanto all’unica porta d'accesso rimasta, costruito in accurato filarotto di alberese e che presenta a ciascun piano, sui tre lati esterni, belle finestre ad arco, nelle quali conci di arenaria scura sono alternati con altri di alberese; sul lato interno, oltre a tre finestrine, due ad arco ed una rettangolare, è presente una bella porta con gli stipiti in arenaria in cui gli ultimi due conci forgiati a mensola sorreggono un architrave in alberese sul quale poggia un arco acuto ancora in arenaria. Nella piazzetta principale è presente la Pieve di San Bartolomeo, un edificio ricostruito in forme neoromaniche negli anni trenta del XX secolo, la cui caratteristica principale è rappresentata dai due leoni xilofori del pronao. All'interno si conservano frammenti di affreschi quattrocenteschi di scuola fiorentina (Pietà, Vertine dalle sette torri, i Santi Sebastiano e Rocco, l'Angelo e la Vergine annunciata). Ma la chiesa è famosa perchè da qui proviene la splendida "Madonna dei raccomandati" attribuita a Simone Martini, oggi custodita alla pinacoteca di Siena. Delle mura del castello restano alcuni tratti e rimane anche una torre semicircolare, con una feritoia ed archibugiera alla base. Un accenno particolare merita il grande edificio all'estremità del complesso, che, seppur assai rimaneggiato, mostra ancora nella sua mole, nella sua esecuzione in filarotto, quale doveva essere la sua importanza originaria. Questa struttura incorpora un altro torrione, molto simile al cassero, e qui doveva sorgere la porta meridionale, oggi scomparsa. Le splendide pietre lavorate usate per la costruzione delle mura e del cassero le ritroviamo anche negli edifici interni, l'insieme conferisce a Vertine un'immagine tipicamente medievale e fa tornare il visitatore che percorre le sue strette strade a contatto con la realtà del passato. Il torrione principale ha subito recentemente un restauro integrativo. Il castello di Vertine ha un sito ufficiale: http://www.castellovertine.it


Foto: da www.eseta.cz e da http://www.lamiaterradisiena.it

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