OZZERO (MI) - Castello
Provenendo dalle campagne di Morimondo e alzando gli occhi al cielo nelle vicinanze di Ozzero, all'orizzonte si nota la bianca torre poligonale del Castello. Il termine "Castello" è improprio, anche se utilizzato dai residenti, perché di fatto si tratta della Villa Bianchi Calvi, la cui origine è antica e sicuramente antecedente il 1034, anno in cui venne inserita nel testamento dell'arcivescovo Ariberto d'Intimiano, che aveva fatto fortificare Abbiate e Ogialo (antico nome di Ozzero) con un castello e con mura di difesa. L'edificio di origine viscontea, che nel corso del tempo ha subito numerose variazioni, è posto su un'altura di forma circolare prospiciente la valle del Ticino, ai margini Nord-occidentali del centro storico del paese, a dominio del borgo. Della fortificazione primitiva sono ancora visibili i resti della muratura perimetrale quadrangolare e dei basamenti delle due torri meridionali sporgenti. Nei secoli successivi, venendo meno la necessità difensiva che lo aveva originato, fu trasformato in un palazzo residenziale di stile barocco. Il complesso, caratterizzato da un portale scenografico che sottolinea l'ingresso dal paese alla corte, si articola intorno ad un cortile sagomato trapezioidale, affacciandosi verso la valle attraverso una serie di archi. Incorporata nel lato orientale si trova la cappella della famiglia realizzata nel 1726. Nel Novecento venne infine aggiunta, sul lato settentrionale, la torretta esagonale con belvedere di gusto neogotico. La villa è oggi di proprietà privata e pertanto non visitabile. Alle volte però, ad esempio in occasione di eventi come "Cori in Castello" o delle "Giornate del Fai", l'edificio viene aperto al pubblico.
Fonti: http://www.parconaviglio.com, http://www.proloco-ozzero.it, http://www.lombardiabeniculturali.it, http://www.comune.ozzero.mi.it
Foto: da http://www.comune.ozzero.mi.it, mentre la seconda è
una cartolina postale
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