PASTURANA (AL) - Castello Spinola
I primi rudimenti storici di Pasturana risalgono al 969 quando,
"Pastoranium" è menzionata in una donazione della Regina Adelaide al
monastero di San Salvatore di Pavia. Tale possesso viene confermato con un
Diploma di Ottone II dell'11 ottobre 981 a favore dello stesso Monastero, dove
il paese era compreso nell'antico Contado di Tortona. In seguito, con l'atto
convenzione stipulato a Gavi il 15 agosto 1172 tra gli Alessandrini e Alberto
Marchese di Gavi, i primi si obbligarono a custodire e difendere in caso di
guerre i castelli e le terre di proprietà dl secondo, ossia Pastoriana, Gavi,
Montaldeo, Aimero e Tassarolo. Nel 1192 Pasturana si trovava già sotto la
Repubblica Genovese, e vi rimase, subendo alterne vicende che videro coinvolti
i Marchesi di Gavi, gli Spinola ed i Marchesi del Monferrato, fino al 1313,
anno di investitura di Enrico VII, imperatore di Germania che, per dimostrare
la sua benevolenza a Opizzino Spinola di Luccoli, gli concesse in feudo alcuni
luoghi della Valle Scrivia e Lemme comprendente anche "Castrum et Burgum
Pastoranae". Morto a Serravalle, nella battaglia dei Gavi nel 1335,
senza eredi maschi, Opizzino Spinola lasciò alcuni feudi tra cui Pasturana, al
suo grande amico Giovanni, marchese di Monferrato. Nel 1400 Pasturana subì le
scorrerie ed i saccheggi di Facino Cane. In seguito Pasturana fu venduta da
Paleologo, figlio bastardo di Giovanni a Bongiovanni Trotti e il 30 gennaio
1430 il Duca Filippo Maria Visconti, per meriti acquisiti nella difesa di
Forlì, lo nominò con il figlio Franceschino
" Signore di
Pasturana". I Trotti regnarono a Pasturana fino al 1601 quando
Baldassarre e Giulio Trotti la vendettero ai fratelli Angelo e Vincenzo
Lomellini. Con regio diploma datato 5 ottobre 1636 Pasturana venne infeudata al
conte Filippo Spinola. Sui ruderi di una precedente fortificazione, proprio
Filippo Spinola fece erigere un palazzo residenziale con bertesche sugli
spigoli. Secondo alcune ricerche storiche tale costruzione fu da lui voluta per
Massimiliano, suo prediletto fra gli altri dieci figli, nato nel 1626, al quale
lasciò enormi ricchezze. Da quel momento Pasturana fu la residenza stabile dei
marchesi Spinola per quel ramo che si era ormai diviso dagli Spinola
tassarolesi. Rimasero ininterrottamente a Pasturana fino al 13 giugno 1933
quando, per difficoltà economiche, il castello di Pasturana fu ceduto, insieme
ad altri terreni e cascine, da Carlo e Bendinelli Spinola alla nobildonna
Emilia Balduino, moglie del marchese Gavotti le cui figlie sono le attuali
proprietarie.
Il castello sorge su un terrazzamento di alluvioni
sedimentarie dal quale domina la campagna sottostante. Rispetto
ai castelli che pure si trovano nel novese che evidenziano tutti opere di
fortificazione, quello di Pasturana, pur integrato da qualche opera di difesa,
mostra le caratteristiche architettoniche destinate a uso residenziale. Presenta,
infatti, un corpo unico all’esterno semplice che, però, nasconde la bellezza
degli interni studiati per ospitare il signore e la sua corte. Circondato da
uno splendido giardino e boschi,
l'edificio conserva l’importanza di una imponente
residenza, cinta ancora in gran parte da un muro, ingentilita dalle belle logge
della facciata principale. Superato il cancello di ingresso,
sulla destra si scorgono una costruzione ottocentesca formata da una serie di
porticati ad archi tricentrici di mattoni in cotto con pilastri rastremati alla
base e la casa dei contadini. Subito dopo ci si imbatte nella bella torre
feudale che reca lo stemma degli Spinola, unica testimonianza del luogo dove
probabilmente all’epoca del potentissimo Opizzino Spinola sorgeva il maniero
pasturanese. Senza dubbio meriterebbe una visita ma, essendo di proprietà
privata e adibito ad abitazione, viene aperto solo in occasione di un annuale
concerto e di qualche intrattenimento mondano.
Fonti: http://www.comune.pasturana.al.it, testo di Gianfranco Bergaglio su http://www.ilmonferrato.info,
http://www.alessandrianews.it/cultura-spettacolo/turisti-casa-nostra-gita-fuori-porta-42661_p.html,
pubblicazione "Castelli in Piemonte"
Foto: entrambe di naldina47 su http://rete.comuni-italiani.it
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