CORIANO (RN) – Castello Malatesta
La data della sua edificazione non è conosciuta,
anche se si può ragionevolmente far risalire al 1300 circa. Di certo il castrum Coriliani fu ceduto nel 1356
dall'allora proprietario, la Curia di Ravenna, alla famiglia dei Malatesta,
signori di Rimini che mantennero il complesso per tutto il Quattrocento,
escludendo una breve parentesi Feltresca fra il 1463 e il 1469. è ad opera di questa potente famiglia,
e più in particolare di Sigismondo Malatesta, la ristrutturazione e l’ampliamento
della fortezza, con la costruzione di una nuova cinta muraria (esterna a quella
trecentesca), delle torri e degli spalti, oltre alla realizzazione di un grande
fossato. Il castello aveva allora il compito di vigilare sul territorio e
fungeva da luogo di ricovero-rifugio durante le varie incursioni militari del
periodo. Fu sotto il controllo dei Veneziani nel periodo fra 1504 e il 1509,
anno in cui venne annesso allo Stato della Chiesa. L'esercito spagnolo di
passaggio, guidato da Giovanni Rovina, assalto il castello e ne bruciò la porta
nel 1512. Fu donato da Papa Clemente VII ai Sassatelli di Imola che lo riedificarono
e lo detennero dal 1528 al 1580, anno in cui il complesso diviene possesso
della Camera Apostolica. Lo stemma di questa famiglia (tre monti d'argento
accostati in campo azzurro) è tuttora incastonato sopra la porta di accesso, e
rappresenta anche l'attuale stemma cittadino. Cessata nel 1500 la sua funzione
di controllo del territorio e di ricovero-rifugio, per l'edificio iniziò un
lento ma costante degrado, culminato con i notevoli danni riportati durante il
secondo conflitto mondiale. Negli ultimi decenni il castello è stato oggetto di
importanti lavori di restauro e risanamento sotto il patrocinio della
Soprintendenza e dellle Belle Arti. Si è recentemente conclusa una campagna di
scavi durata due anni (1999/2000) che ha portato alla luce manufatti, antiche
fondamenta e il fossato. Dell'antico nucleo restano imponenti ruderi del
recinto fortificato, di forma poligonale, con mura a scarpa e cortine con
beccatelli. Nei pressi della porta di accesso è stato realizzato un Antiquarium
che raccoglie reperti, oggetti e frammenti di ceramica, ritrovati durante il
restauro. Varcata la porta principale si accede all'interno del sito
attraversando una ulteriore porta posta ai piedi di una torre. Il nucleo
centrale è costituito da diversi edifici, in parte pesantemente rimaneggiati,
ed utilizzati nel recente passato per usi diversi, ma sempre di pubblica
utilità. Giunti all'interno delle mura, di particolare interesse alcuni ruderi
con portali ad arco, e una grande ghiacciaia-neviera risalente alla fine del
XVIII secolo. Di rilievo le ben visibili e particolari aperture a varie
altezze, utilizzate per facilitare lo scarico della neve e delle merci. La
Rocca è collocata lungo l'itinerario "Strada dei vini e dei sapori dei
Colli di Rimini".
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