CANNE DELLA BATTAGLIA (BT) – Castello Normanno-Svevo
In questa località si svolse il piu grande combattimento
dell'antichità. Il 2 agosto del 216 i Cartaginesi, guidati da Annibale,
sconfissero sonoramente i Romani, grazie ad un capolavoro di tattica militare
che vide l’accerchiamento e la distruzione di un esercito due volte più
numeroso, 100 mila soldati contro 40 mila. Con la caduta dell'Impero Romano d’Occidente,
anche Canne subì la devastazione barbarica e nel 547 durante la guerra gotica
fu distrutta dalle truppe ostrogote di Totila. Dopo una lenta ripresa la città
di Canne rinacque e continuò a vivere all'ombra di Canosa fino alla distruzione
di quest'ultima nell'872 ad opera dei Saraceni, acquistando così nuova
importanza anche con l'istituzione di una diocesi, sulla cui cattedra, nel 1100,
sedette il vescovo San Ruggero (patrono di Barletta). Per la sua posizione
strategica Canne fu il luogo di altre battaglie, fra cui quella avvenuta il 1
ottobre 1018 fra i Normanni guidati da Gilberto Drengot e assoldati da Melo di
Bari, capo degli insorti pugliesi, e i Bizantini, guidati dal catapano Basilio
Boioannes, che ne uscirono vittoriosi. Sotto la dominazione bizantina, Canne
conobbe il suo periodo di maggiore fioritura fino al 1083, quando, passata
sotto il possesso dei Normanni, fu distrutta da Roberto il Guiscardo per
vendicarsi della rivolta guidata dal nipote, il barone Ermanno. Ormai in
ginocchio, Canne non riuscì più a risollevarsi. Il lento ma inesorabile esodo dei
suoi cittadini portò la maggior parte di questi ad emigrare nella vicina
Barletta. Perciò, nel 1301, il suo territorio fu annesso da Carlo II d’Angiò proprio
a quello di Barletta. Sulla sommità orientale della cittadella di Canne,
strettamente connesso alla cinta muraria, si individua il castello
normanno-svevo, il cui interno è ancora da scavare. Percorrendo la S.S. 93 da
Barletta a Canosa, dopo c.a. 9 Km. c'è una deviazione per Canne della
Battaglia. Un percorso pedonale conduce alla collina dove sorgeva il castello.
La fortificazione è a pianta quadrangolare con torri angolari e occupa una
superficie di 900 mq. Già roccaforte tardoantica, successivamente araba e
bizantina, fu probabilmente sistemata in epoca normanna e sveva. L'ultima fase
si data al XVI secolo. La struttura si adagia sul terreno e da quota zero
raggiunge il punto più alto a 10.80 mt. Le prime campagne di scavo si
effettuarono a partire dal 1956-57 e portarono alla luce una serie di ambienti.
Nel 1999-2000 sono stati condotti gli ultimi scavi finalizzati a ripercorrere
la sequenza costruttiva del castello che hanno evidenziato come il corpo
centrale rappresentasse un grande maschio o torrione attorniato da una cinta
muraria successivamente inglobata da quella delle fasi posteriori oltre a
portare alla luce una stratificazione pavimentale datata XII- XIII secolo. Il
nucleo primigenio del castello è costituito da un torrione quadrangolare
corrispondente al castellium delle fonti di VI-VII secolo cui si
aggiungono gli edifici successivi. L'area rettangolare intorno al torrione fu
delimitata da una cinta muraria con torri d'angolo; il nucleo fortificato precedente
rimase in uso come corpo edilizio centrale affiancato ad ovest da una serie di
strutture. Tra i secoli XII e XIII venne aggiunto il corpo orientale e il lato nord
fu occupato da tre ambienti quadrangolari. Gli spazi abitativi vennero
pavimentati con malta e il vano tangente al lato ovest delle mura è stato
interpretato come sala consiliare o di ricevimento. Sugli altri due lati del
castello sono stati individuati ambienti di servizio legati a funzione di
guardiana e acquartieramento, ad eccezione del vano rettangolare sul lato est
con un focolare che è stato interpretato come sede del gruppo dominante.
All'esterno del castello, fra le due torri nord e sud- ovest, ci sono ambienti
per le attività produttive (notizie del castello trovate sul sito www.ba.itc.cnr.it). Nella foto panoramica di Canne allegata, si nota il castello posizionato in alto a sinistra.
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