TASSULLO (TN) – Castel Valer
Situato in posizione panoramica e circondato da colline e
frutteti, presenta la torre più alta della Provincia di Trento, con i suoi 40 metri
d’altezza. La pianta di questa torre, costruita in granito, è ottagonale, altro
elemento molto particolare nella zona. Le origini del maniero risalgono al
1211, sotto la proprietà dei Conti di Appiano (quando questi vivevano e
regnavano in Val di Cembra) e con la funzione di guardia militare, su un preesistente fortilizio romano. Il suo nome deriva
probabilmente dal culto per S. Valerio, a cui è anche dedicata la cappella
all’interno del castello nella quale vi è un importante ciclo di affreschi dei
fratelli bergamaschi Giovanni e Battista Baschenis, del XV secolo. Di grande
vivacità cromatica, tali affreschi rappresentano San Valerio in trono
affiancato dai Santi Fabiano e Sebastiano. Il castello passò ai conti di Tirolo, di Coredo, ai Greifenstein e, dopo la
metà del 1300, a Pietro Sporo, ritenuto capostipite degli Spaur della Valle di
Non, famiglia a cui appartiene anche oggi. Gli Spaur facevano parte della
grande nobiltà della Valle di Non e del Tirolo e svolsero un ruolo di primo
piano in tutti gli eventi del paese. Le serie successive di cinte
murarie seguono il modello ottagonale della torre principale e racchiudono al
loro interno il Castel di sotto, edificio più antico risalente al XIV secolo
(realizzato da maestranze comacine), e il Castel di sopra, del XVI secolo,
voluto dagli Spaur e che ospitava uno dei due diversi nuclei familiari. Il
complesso, aggregando edifici di varie epoche, richiama un borgo medievale in
cui elementi romanici e gotici si alternano a quelli di impronta cinquecentesca
(doppio ordine di bifore ed elegante loggia a trifore). All'interno si possono
notare la corte con la cisterna profonda 25 metri , la sala degli stemmi (con
decorazioni settecentesche) e gli altri appartamenti privati arricchiti di
meravigliose stufe ad olle secentesche. Fra le numerose sale del castello, più
di ottanta son solo quelle destinate ad abitazione. Merita un cenno particolare
il salone detto d'Ulrico, nell'ala orientale del castello vecchio: l'ambiente,
di impronta medioevale, è arricchito dal cinquecentesco soffitto a grosse travi
dipinte, e dalla collezione di antichi ritratti di famiglia. Dal salone di
Ulrico si può accedere poi al famoso appartamento “madruzziano”, scelto dal
vescovo Carlo Emanuele per la residenza nel periodo estivo: le pareti delle tre
stanze sono dipinte ed ornate con fascioni. Sempre al secondo piano dell'ala
orientale, nel cuore del castello, si trova il passaggio che collega la zona
residenziale al poderoso mastio, suddiviso all'interno in ben cinque piani. Oggi
Castel Valer è residenza privata dei conti di Spaur, pertanto è chiuso al
pubblico tranne in casi particolari nei quali, il
proprietario Conte Ulrico Spaur e il Comune di Tassullo, organizzano delle
manifestazioni. Ad esempio, di recente le sale del castello hanno ospitato una
giornata di studi dedicata alla storia della famiglia Spaur e di Castel Valer,
evento cui hanno partecipato ben 14 studiosi. Nei mesi scorsi ha avuto una
conclusione anche l'acquisto, da parte della Provincia autonoma di Trento,
dell'archivio dei conti Spaur di Castel Valer, con l'acquisizione di fondi
documentali che vanno dal XIII al XX secolo, per una somma complessiva di
290.000 euro. Un importante patrimonio culturale è entrato così in proprietà
della Provincia, essenziale per lo studio della storia del Trentino e della Val
di Non. Già nel novembre scorso il conte Ulrico Spaur aveva manifestato alla
Soprintendenza per i beni librari e archivistici la disponibilità a negoziare
con la Provincia di Trento la cessione dell'archivio di famiglia, allo scopo di
garantirne attraverso la conservazione in un pubblico istituto, una migliore
valorizzazione e pubblica fruizione.
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