BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Castello Angioino-Aragonese
Tra i castelli più belli e meglio conservati della Calabria, oltre che
magnifico esempio di architettura militare nella regione, fu costruito nella
seconda metà del XI secolo per volere di Ruggero il Normanno. In origine la sua
dimensione doveva essere limitata e, probabilmente si sviluppò intorno ad un
preesistente
castrum bizantino. Solo successivamente il castello venne
adibito a dimora stabile dei signori locali succedutisi nel feudo di Belvedere
Marittimo. Divenuto e adibito quindi a residenza, prese il nome di castello del
Principe. Nel corso dei secoli molte famiglie nobili si successero nel possesso
del maniero. Nel 1269 passò da Carlo I d'Angiò a Giovanni di Montfort. La
baronia continuò con Simone di Bellovidere e con il feudatario Ruggero di Sangineto,
fedele agli Angioini, che restaurò la struttura sia nel 1287 che nel 1289.
Rimase proprietà dei Sangineto fino al 1376. Seguirono i Sanseverino fino al
1382, gli Orsini del Balzo fino al 1405, i Cutrario fino al 1426 e nuovamente i
Sanseverino. Quando il regno di Napoli fu conquistato dagli aragonesi nel 1426,
molti feudi vennero confiscati, e tra questi anche quello di Belvedere
Marittimo. Ferdinando I d'Aragona infatti, raggiunse la Calabria per sedare
l'infausta congiura dei Baroni ordita contro di lui. Fece quindi potenziare i
castelli di Castrovillari, Corigliano e Belvedere Marittimo, oltre a edificare
quello di Pizzo. Nel 1490 il castello venne munito di ponte levatoio e ampliato
con mura e dotato di due torri circolari, una delle quali, più alta della
cortina di cinta, è resa più leggiadra da beccatelli con archetto sovrapposto,
che sostengono la coronatura di merli. Con gli Aragonesi tutto il centro subì
numerose modifiche tra cui la ristrutturazione delle mura con l’apertura di
porte. Sono ancora visibili i bastioni e le torri di stile medioevale. Ancora
oggi l'ingresso del castello è sormontato da una lapide con stemma aragonese
retta da due putti. Nel 1494 il feudo ritornò ai Sanseverino fino al 1595,
tempo intervallato da un breve dominio dei Giustiniani. Nel 1622 il comune di
Belvedere Marittimo fu scisso dalla baronia dei Sangineto e divenne proprietà
della famiglia feudataria dei Carafa, ai quali rimase fino alla confisca. Il
castello di Belvedere Maraittimo è una struttura a pianta quadrata con le due
torri esposte a sud. Sia queste ultime che le mura presentano accorgimenti di
carattere difensivo tipicamente aragonesi, come il redondone e base scarpata. A
sud e a ovest si vedono i ruderi del fossato e i piccoli spazi in cui erano
legate le catene del ponte levatoio. Il castello del Principe di Belvedere
Marittimo è stato dichiarato monumento nazionale e il modello in plastica è
riprodotto ne "L'Italia in miniatura" a Rimini.
Passato nelle mani degli Spinelli, fino a pochi anni fa il
43% era di proprietà di Maria Luigia Spinelli, mentre il restante 57% era del
gruppo che faceva riferimento ai Rotondaro, Nicola e Vito, imprenditori edili,
che tra l’altro avevano acquisito anche il pacchetto della ex clinica Spinelli.
Il castello è stato a lungo in vendita (tanto da comparire in siti di gruppi
specializzati nella vendita di immobili), senza che le amministrazioni comunali
che si sono succedute, si siano mai accollate il gravoso impegno di
acquistarlo. Attualmente non so quale sia la situazione, non avendo trovato
notizie recentissime. Per ulteriori approfondimenti sulla storia del
castello vi segnalo il link: http://www.belvederemarittimo.com/link6.htm
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