POLINO (TR) – Rocca
Di fisionomia rinascimentale, sorge sulla riva sinistra del Nera, alle falde
del monte Pentano (835 metri s.l.m.). Fa parte del territorio comunale di
Polino, il più piccolo comune dell’Umbria che conta circa 310 abitanti. Dell’originario
sistema difensivo a doppia cinta muraria, di cui quella più interna racchiude
le dimore signorili, rimane evidente solo la rocca a pianta poligonale
arricchita da due gruppi di torri di forma cilindrica diametralmente opposte. La
torre principale fu adibita ad ufficio doganale ed è caratterizzata dall'avere
aderenti ai lati due torri più piccole, sempre di forma cilindrica. Imponente
castello di confine tra il ducato longobardo e la Sabina, Polino deriva il suo
nome dai Polini, famiglia di feudatari che la edificò nel XII secolo a scopo
difensivo. Nel 1248 Innocenzo IV concesse la proprietà della rocca a Spoleto e
nel 1333 fu occupata dalle milizie di Roberto d’Angiò, re di Napoli, comandante
generale dello Stato della Chiesa. Nel 1381 ne era signore Ornello Polini. Nel
1416 la Rocca fu acquistata da Nicolò VIII, Bartolomeo IV e Corrado XV Trinci
(che nel frattempo erano diventati signori di Foligno) che vi misero a difesa
un castellano con tre soldati. Nel 1417 ne erano signori Tommaso e Gianpaolo di
Chiodo con le rispettive famiglie. Dopo la morte di Nicolò VIII e Bartolomeo IV
(1421, Nocera Umbra), la Rocca fu assegnata al fratello Corrado XV Trinci. Ritornato
ai Polini, nel 1527 una rivolta popolare uccise il nobile Andrea dè Domo,
accusato di violenza contro una fanciulla. Per evitare un inutile spargimento
di sangue, Polino tornò sotto Spoleto. Nel 1528 si insediarono nel castello le
milizie di Sciarra II Colonna, alleate dei Lanzichenecchi, che imperversavano
su tutto il territorio umbro. Nel '500 iniziò il governo della famiglia
Castelli di Terni, che grazie all'eccellente posizione lo utilizzava come
roccaforte. Nelle vicinanze della Rocca si trova ancora una pubblica fonte costruita
nel 1615 dal marchese Giambattista I Castelli, conte di Polino, Collestatte e
Torre Orsina. E' a facciata tripartita e alla sua base si trovano tre vasche di
raccolta sormontate da teste leonine, dalle cui cannelle sgorga l'acqua delle
sorgenti montane. Gianbattista II Castelli, patrizio di Terni, signore di
Polino e marchese del Sacro Romano Impero, fece sposare la figlia Maria Clelia
con il marchese Alessandro Baldassini, signore di Pesaro, Gubbio e Senigallia.
Dall'unione nacque Francesco Maria Baldassini Castelli che però non lasciò
eredi diretti. Verso la fine del '700 vi si stabilì la famiglia Albergotti di
Arezzo. Nella piazza di fronte al castello il 10 gennaio 1944 i partigiani del
battaglione Spartaco giustiziarono due fascisti e distribuirono alla
popolazione due quintali di lana e 400 quintali di grano sottratti agli ammassi
e destinati ai tedeschi. Oggi, di proprietà comunale, la rocca è sede del Museo
Laboratorio dell’Appennino Umbro, allestimento didattico e interattivo che si
prefigge di fornire informazioni e approfondimenti sulla flora e sulla fauna
della zona appenninica umbra, dai primordi ai giorni nostri.
2 commenti:
Gentile Lenny, è pregto VIVAMENTE di rimuovere immediatamente la scheda sul castello di Fragagnano (Ta) da lei impunemente presa, foto comprese, senza la citazioe del suo autore. Trascorsi 3 giorni da questo commento, provvederò per vie legali.
Posizione della scheda:
http://castelliere.blogspot.it/search?q=fragagnano
Contatto: Gianluca Lovreglio
gialov@libero.it
ci tengo ad informare che io e il Sig. Lovreglio ci siamo chiariti e io mi sono scusato per non aver citato le fonti da cui avevo tratto il materiale scritto e fotografico su Fragagnano. Tutto ok !
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