ASSISI (PG) – Castello di Sterpeto
(fonti: siti www.mondimedievali.net
e www.teatri.regioneumbria.eu)
E’ situato su una suggestiva collina dalla
quale si può ammirare l’intera Valle Umbra e fa parte del territorio di
pertinenza del comune di Assisi. Il castello, costruito con pietra arenaria e
ciottoli prelevati dal Chiascio (corso d'acqua che scorre nelle vicinanze), è pressoché integro e
presenta due porte di accesso: una - con arco a tutto tondo - conduce
all’interno del nucleo abitato; l’altra, più ampia, apre verso la corte del
palazzo signorile dove vi è un pozzo. Da notare la bella torre colombara
adiacente al più antico nucleo signorile. Il castello di Sterpeto è menzionato
per la prima volta nel 1056 quando venne donato alla cattedrale di San Rufino
di Assisi. Come il castello di Mora, posto tra gli antichi territori comunali
di Assisi e Perugia, fu spesso al centro di aspre lotte. Nel 1319 venne
occupato dalle guelfe truppe perugine come avamposto contro la ghibellina
Assisi. Dalla fine del XIV secolo la storia di Sterpeto fu segnata dalla
presenza della famiglia Fiumi di Assisi. Essi ottennero la contea nel 1462
contro il volere della rivale famiglia Nepis. Nel quinquennio 1438-1443 il
borgo subì ingenti danni in seguito alla lotta tra i partigiani del papa e gli
Sforzeschi di Milano. Questi ultimi, dopo avere giurato fedeltà al papa, nel
giugno 1438 occuparono Assisi provocando la reazione del condottiero perugino
Niccolò Piccinino, assoldato dal pontefice Eugenio IV per rientrare in possesso
delle terre occupate dagli Sforza. In pochi mesi il borgo subì devastazioni e
furti, fino a quando intervenne Piccinino ad occupare l'area e consegnarla allo
stipendiato napoletano Antonello Della Torre. Questi, però, dopo poche
settimane, venne condannato a morte per avere cospirato in segreto con gli
Sforza durante i combattimenti. Da questo periodo Sterpeto uscì in condizioni economiche
esasperate, tanto che Assisi la esentò dal pagamento di dazi per alcuni anni. La
famiglia Fiumi amministrò il territorio di Sterpeto fino alla prima metà
dell’Ottocento. Alcuni interventi di “ammodernamento” del castello furono
eseguiti nel periodo rinascimentale nella zona signorile, costruita intorno
alla torre colombaia. Alla datazione di questi interventi si può risalire
grazie ad alcuni stemmi che rimandano al conte Guido Fiumi (1462) e a suo
figlio Alessandro, vissuto tra la fine del quattordicesimo secolo e l'inizio
del successivo. Nel diciassettesimo secolo, in quest'area corrispondente
all'antico nucleo del castello vennero aggiunti nuovi spazi abitativi per
consentire a tutti i discendenti del conte di poter risiedere stabilmente.
Poche tracce di cinta sono tuttora visibili percorrendo la parte esterna del
perimetro castellare. Per
altre informazioni vi è un sito web dedicato: http://www.castellodisterpetoassisi.it
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