LOTZORAI (OG) – Castello di Medusa
La fortificazione si trova impiantata sulla sommità di una
collina di roccia granitica, alta circa una cinquantina di metri situata
all'altezza del Km 144 della SS.125 all'ingresso sud dell'abitato di Lotzorai.
La sua storia è legata a questa località e all'intera piana. Si cominciò a
chiamarlo così nell'Ottocento; nel tardo mondo antico e nell'alto medioevo,
questa fortificazione si chiamava Ogliastri Castrum, forse dal nome della
perdalonga oppure dalla pianta dell'olivastro. Ha avuto una storia movimentata
e travagliata; è stato spesso al centro degli avvenimenti che hanno riguardato
tutta l'Ogliastra. Trovandosi al confine tra la piana e le circostanti montagne
e pressoché sulla riva del mare, ha sempre costituito un caposaldo di primaria
importanza, permettendo il controllo completo del litorale di Lotzorai. Per la
sua favorevole posizione geografica fu base di insediamenti per l'avvistamento
e la difesa del territorio da attacchi nemici, sia via terra che via mare. Si
presume che in epoca nuragica e poi fenicia questa altura fosse un luogo di
culto. Dal V al II secolo è stata una fortezza punica. Divenne poi presidio
militare romano a difesa del Sulpicius Portus. Continuò ad esserlo anche nel
periodo bizantino e giudicale a difesa delle incursioni barbaresche dal mare.
Intorno all'anno 1000 fu costruito sul colle, sopra le fondamenta esistenti, un
vero e proprio castello dai Giudici di Cagliari, subito distrutto dai saraceni,
quindi ricostruito nel 1052. I sistemi murari perimetrali , che costituivano la
parte difensiva del Castello, si adattavano alla morfologia della roccia,
sviluppandosi planetricamente in una costruzione pentagonale irregolare. Per un
periodo imprecisato fu di proprietà della famiglia pisana dei Sismondi che
frattanto erano diventanti Giudici di Ogliastra. Fu nuovamente distrutto in
epoca imprecisata. Nel 1257 il Giudice Giovanni Visconti di Gallura s'impadronì
del Giudicato d'Ogliastra e il castello fu ricostruito. Passò quindi nel 1258,
ai visconti di Genova e nel 1308 nuovamente ai Pisani. Nel 1324 epoca della
conquista aragonese della Sardegna e quindi anche dell'Ogliastra il castello fu
assediato e distrutto dal marchese Francesco Carroz, inviato in Sardegna
dall'infante Alfonso di Aragona. Tutta la Regione e il castello divennero
giudicali agli inizi del 1366 e rimasero in mano alle truppe giudicali almeno
fino al giugno del 1409 quando furono riconquistate dal capitano generale
Berengario Carròs di Quirra. Nella carta della Sardegna di Sigsmondo Arquer del
1558 è possibile osservare il prospetto del castello. Dalle dimensioni di
questa rappresentazione possiamo immaginare la vastità della fortificazione in
epoca medioevale, che presentava due torri angolari a pianta rettangolare ed un
alto mastio conico centrale. Il Castello di Lotzorai doveva essere comunque
ancora in buone condizioni nel 1557 quando Guglielmo Raimondo Carròs conte di
Quirra, lo donò al figlio Ludovico, riservandosene però l'usufrutto. Attualmente
sono rimaste solo le rovine (in granito rosso) del castello, avvolte da
vegetazione, seppure agevolmente accessibili. Si è mantenuta, anche se in
cattivo stato, la cerchia delle mura, la facciata est e una stanza col soffitto
ad arco e l'intonaco bianco. Tra le tante leggende che lo riguardano, si narra
che vi abbia soggiornato la Principessa di Navarra, e che vi sia un passaggio
sotterraneo che attraversi il paese e raggiunga il fiume, per permettere la
fuga immediata in caso di pericolo. Ecco un interessante video trovato sul web:
http://www.youtube.com/watch?v=MafEN5XkZEM
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