sabato 31 maggio 2014

Il castello di domenica 1 giugno






COLLOBIANO (VC) – Castello

La prima attestazione del luogo di Colobianum è contenuta in un atto di donazione del 1023 (Avonto 1980, p. 165 ). Un diploma dell'imperatore Federico I Barbarossa del 1152 conferma il possesso della località a Guido di Biandrate. Il castello compare per la prima volta nell'atto del marzo 1170, con il quale i potenti conti di Biandrate (i fratelli Umberto, Guglielmo, Rainero e Ottone di Biandrate), la cui fortuna politica e materiale era in declino, cedettero i loro possessi, tra cui appunto Collobiano, ai fratelli Palatino e Bongiovanni Avogadro. Un ramo consortile Avogadro prese il nome di Collobiano. Questi ultimi tennero in feudo Collobiano fino al XVIII secolo. L'acquisto di Collobiano e di altri luoghi, come Casanova e Quinto, da parte degli Avogadro si spiega con la politica di espansione del Comune di Vercelli, nella seconda metà del XII secolo (Avonto 1980, p. 165; Panero 1985, p. 27). Il castello, situato in notevole posizione strategica a poca distanza da Vercelli lungo la strada per il Biellese, divenne roccaforte guelfa nel corso delle lunghe guerre fra le opposte fazioni politiche. Nel corso del secolo XII gli Avogadro di Collobiano divennero con il loro rappresentante piú famoso, Simone, i capi della fazione guelfa (Cenisio 1957, p. 85). Dopo la sconfitta dei guelfi nel 1321, il castello, divenuto rifugio degli ultimi esuli da Vercelli, subì danni e devastazioni. Nel 1325 i Visconti estesero la loro signorìa sul Vercellese e sotto la loro dominazione Collobiano attraversò un periodo di pace. Nella seconda metà del XIV secolo le lunghe guerre tra i signori di Milano e la lega anti viscontea, guidata dal marchese del Monferrato, coinvolsero nuovamente il Vercellese ed è quasi sicuramente in questi anni che il castello di Collobiano subì le maggiori devastazioni, in quanto presidio delle milizie viscontee. Nel 1404 tutti i rami della famiglia degli Avogadro, minacciati nei loro possedimenti, fecero atto di dedizione ad Amedeo VIII di Savoia. Solo dopo il 1427, anno della cessione del Vercellese ai Savoia da parte di Filippo Maria Visconti, si ebbe un periodo di pace, durato fino all'inizio del XVI secolo, che consentì la ricostruzione di Collobiano da parte dei suoi signori (Avonto 1980, p. 166 sgg.). Nel 1690 il castello passò a Ottavio Maria, Conte di Collobiano e della Motta. Attualmente il castello presenta i segni dei rifacimenti avvenuti in epoche diverse. Si possono distinguere due strutture, una trecentesca e una posteriore sopraelevazione avvenuta nel XV secolo. (Ordano 1966; Conti 1977, p. 75; Ordano 1985, p. 109). La parte piú antica ha la forma di castello-recinto con le torri d'angolo, tutte differenti e costruite posteriormente, e con la merlatura ghibellina a coda di rondine, che è ancora in gran parte visibile. Le aggiunte successive riguardano un secondo recinto e un generale rafforzamento, particolarmente della torre d'ingresso e del fossato. Sono tuttora ben conservate le torri: quella d'ingresso, aperta verso l'interno, che mostra ancora i beccatelli delle caditoie e le porte carraia e pusterla con le nicchie per i bolzoni, le due torri angolari e una rara torre ottagonale (Ordano 1985, p. 109). Il castello è oggi adibito in parte ad azienda agricola, in parte ad abitazioni private. Sono motivi di grande interesse storico e architettonico la cinta muraria, risalente al XIII secolo, la torre d’ingresso del XV secolo (priva del lato interno in modo che, nel caso in cui gli assedianti fossero riusciti ad impossessarsi della torre, non avrebbero avuto mura difensive verso il borgo) e la particolare torre ottagonale (forma poco diffusa nei castelli della zona). Alcuni autori sostengono che Napoleone dormì in questo castello prima del suo ingresso in Vercelli. Da un'apertura del lato nord è stato filmato un passaggio murato che si trova all'interno di una piccola cella. Che da lì si dipartisse un sotterraneo? O forse consentiva solamente l'accesso alle cantine?


Foto: di Marco Jokrah su http://www.panoramio.com e di alice/vu7ete5anta su http://fotoalbum.virgilio.it

Nessun commento: