ROMA – Castello Barberini di San Vittorino
E’ un castello medievale situato in Via di Poli, nei pressi
del Km. 27,500, sulla sinistra. La notizia più antica risale al 979, quando il
castello è ricordato tra i beni confermati da Benedetto VII al vescovo di
Tivoli. Segue un diploma di Ottone III (980-1002), per S. Alessio, in cui è
ricordato come casale. In seguito fece parte dei possedimenti del Monastero di
S. Paolo Fuori le Mura che lo conservò fino al 1411, quando fu dato in feudo a
Giovanni Colonna insieme ad altri luoghi. Ben presto, però, la nobile famiglia,
venuta in disaccordo con il pontefice Eugenio IV, fu da lui privata di tutti i
suoi beni, compreso il Castello di San Vittorino, che entrò a far parte, nel
1441, della Camera Apostolica, per poi diventare feudo di Roberto di Montella,
cui fu concesso in ricompensa del servizio militare prestato presso la Chiesa. La
proprietà venne venduta il 2 aprile 1519 dal cardinale Alessandro Farnese ad
Antonio del Drago, per passare, il 14 luglio del 1635, al cardinale Francesco
Barberini (1597 – 1679), che restaurò il castello, trasformandolo in palazzo
signorile, e portò l’acqua nel Borgo, a scopo di pubblica utilità. Alienata nel
novembre del 1683 a Giuseppe Lotario, duca di Poli, la dimora tornò ben presto
ai Barberini, che ne sono ancora in possesso. L’accesso si trovava e si trova
ancora tuttora sul lato orientale attraverso un ingresso che sembra risalire al
XVII secolo, per un ponte costruito sull’antico fossato; la porta di ingresso,
ornata dallo stemma marmoreo con le api dei Barberini, è fiancheggiata da una
torre a pianta quadrata. Sul lato SO era un portale in tufo del XVI secolo
incastrato in seguito tra case. La porta aveva arco a tutto sesto bugnato, e
pilastri dorici. Molto rimodernato poco rimane delle pareti e delle torrette in
blocchetti di tufo (XIII sec.) del recinto, oggi appare come un piccolo
villaggio. Oggetto di molti restauri e manomissioni, il castello attualmente ha l'aspetto di residenza di campagna fortificata con velleità castellane. Al suo interno nulla rimane della costruzione originaria. Per approfondire: http://www.tibursuperbum.it/ita/escursioni/sanvittorino/Castello.htm,
http://www.controluce.it/storia/s-vittorino-e-il-castello-barberini.html
Fonti: https://www.comune.roma.it,
http://www.specchioromano.it (testo
di Cinzia Dal Maso), testo del libro "Rocche e castelli del Lazio"
Foto: di Croberto68 su http://it.wikipedia.org
e da www.tesoridellazio.it
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