ZOVENCEDO (VI) – Castello Vescovile
Il paese è d’origine medievale; il suo territorio è
appartenuto a lungo all’antica Corte di Barbarano; nel secolo X fu donato al
vescovo di Vicenza dai re Ugo e Lotario di Provenza. Il Castrum Zovencedo
doveva essere di considerevoli dimensioni e di una certa importanza. è citato in un diploma di Federico I
del 1158, ed elencato tra i possedimenti del Vescovo di Vicenza. Passò poi ai
conti Maltraversi e infine agli Ezzelini nel 1316. Non si conosce molto della
storia di questo importante sito archeologico: le fonti storiche ne
testimoniano l’uso fino almeno al XV sec., quando al suo interno sorgeva la
Casa del Comune. Del fortilizio restano tuttora una robusta e possente torre ed
alcune adiacenze, ora adibite ad abitazione privata. Dalle mura degli edifici
che dovevano sorgere all’interno del perimetro del castello è ipotizzabile che
questo dovesse essere di notevoli proporzioni. Lo si raggiunge dal primo
tornante, in discesa, tra la nuova sede municipale e la chiesa, svoltando a
sinistra (verso la ripida discesa di Calto), quindi subito a destra in leggera
discesa fino al termine della strada. Usato
come ricovero, non è visitabile. Il luogo domina il profondo solco dell'alta
Val Liona, una ripidissima stradina asfaltata scende direttamente a Calto,
interessante nucleo abitato.
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