AILANO (CE) –Castello longobardo-normanno
L'antico castello di Ailanum fu costruito prima dell'anno 1000 sulle rovine
di una villa romana - Villa Aebutiana - ed appartenne, in epoca normanna, alla
baronia di Prata Sannita. Dal 718 al 1186 il territorio appartenne prima
al Convento di San Giovanni, successivamente al Monastero di Santa Maria in
Cingla ed infine all'Abbazia di Monte Cassino. Nel 1229 Ailano cadde nelle
mani del Papa e fu liberato l'anno successivo da Federico II. Dal 1187
alla fine del feudalesimo (1806) si susseguirono numerose famiglie di
feudatari: i Rosso (1187-1229), i D'Aquino (1229-1329), i Capuano (1329-1381),
i Gaetani (1381-1389), i Capuano (1399-1530).
Intorno alla
metà del Cinquecento lo troviamo abitato dalla famiglia di Giulio Carafa dei
Principi di Stigliano, che, nel 1546, lo offrì in dono al proprio primogenito,
Giovan Francesco, ed alla sua sposa, Anna Toraldo, Marchesa di Polignano. Fu
proprio quest'ultima a scrivere la pagina più suggestiva, ed insieme più
stravagante, della storia del castello facendo colorare le pareti di tutte le
stanze nelle varie sfumature di uno stesso colore, il rosso. Cosicchè, da quel
momento, in molti documenti ufficiali, come gli atti notarili, l'edificio è più
volte ricordato come il "castello rosso". Gli ultimi signori
di Ailano furono i Ravola Pescarini, che ne ebbero il controllo fino all'eversione
della feudalità (1806). Del
castello di Ailano rimane ben
poco, solo una torre situata alle porte del borgo. La rocca, innalzata
dagli ultimi conti longobardi su preesistenze romane, fu presa dai normanni, i
quali aggiunsero diverse strutture di rinforzo, e radicalmente trasformata dai
conti Rainulfo e Roberto. Il castello era fortificato per scopi difensivi, con
le sue alte torri merlate, preceduto da un fossato lambito da un corso d'acqua
e munito di una costante guarnigione militare. Passato di mano ai vari conti
che si alternarono al potere, il castello subì notevoli danni causati dai
diversi terremoti che colpirono il territorio alifano. Il castello è oggi
ridotto ad un'unica torre integra per quanto rimaneggiata, a resti di una
seconda torre con qualche tratto di mura. La torre di sud-ovest presenta un
ampio finestrone, ha un diametro di 10 metri ed è
alta 15 metri. La torre di nord-ovest,
svuotata e dimezzata in altezza, è conservata nel solo lato occidentale ed ha
un diametro di 9,50 metri. La torre di sud-est è stata inglobata in una
costruzione e ne restano soltanto tratti superstiti di muratura.
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